In pratica, secondo gli artefici della nuova normalità sanitaria, è con il loro inverosimile labirinto di obblighi e divieti, i quali vengono di quando in quando modificati senza alcuna ragione plausibile, che il Paese europeo con più morti continua la sua guerra al Sars-Cov-2.
D’altro canto, fino a quando la maggioranza degli italiani si farà turlupinare dalla bubbola secondo cui il problema sono i contagi, anziché la pressione reale esercitata sulle strutture sanitarie –pressione da tempo in evidente discesa- , ne vedremo letteralmente di tutti i colori.
In tal senso le buone intenzioni di un governo che esprime un concetto ottocentesco di salute stanno lastricando una vera autostrada verso l’inferno del sottosviluppo.
Claudio Romiti, 7 gennaio 2020