L’incertezza sulla capacità di identificare i luoghi e le attività che provocano l’infezione comunica alla popolazione un senso di impotenza con l’aggravante di essere asserviti a provvedimenti restrittivi con la probabilità che possano essere infruttuosi nella lotta al virus. La confessione di Rezza è disarmante e ci rende ancora di più consapevoli che solo l’arma del vaccino può garantire l’immunizzazione collettiva e restituirci la libertà di convivere con i limiti e non esserne sopraffatti.
Andrea Amata, 6 marzo 2021