Prima quella misericordiosa: sono convinti che il coronavirus debba essere neutralizzato e che non sia sufficiente renderlo innocuo. Ormai schiavi della stessa logica dell’emergenza che hanno creato, non riescono a concepire un mondo in cui si contrae il Covid, si sta un paio di giorni a casa con la spossatezza e poi si archivia tutto. Una sorta di paternalismo medico.
Poi c’è la risposta maliziosa: i superesperti non vogliono mollare l’osso della sovraesposizione mediatica e del potere. Che, come insegnava qualcuno, logora chi non ce l’ha. Ovvero chi, non avendolo mai avuto, dopo che l’ha assaggiato, teme di perderlo.
In sintesi: siamo i malcapitati pazienti di dottori troppo premurosi, o i disperati ostaggi di una combriccola di autocrati?
Alessandro Rico, 10 marzo 2021