La situazione, cari commensali, è questa: noi ci troviamo a fine anno ad aver speso 1.100 miliardi. Ripeto: 1.100 miliardi nostri che, da destra a sinistra, tutti ci dicono si tratti spese inevitabili. Balle. Questa finanziaria, come la quella precedente, non ha tagliato un euro di spesa pubblica. Non hanno tagliato nullo.
Ripetiamo insieme: il Pil italiano (tutta la nostra ricchezza) è di 1.700 miliardi, il debito pubblico italiano ammonta a 2.700 miliardi. Quanto è la spesa pubblica? 1.100 miliardi. C’è qualcosa che non va.
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Immaginate che questo sia il resoconto annuale della vostra famiglia, sareste falliti. Una famiglia che ha 1.700 miliardi di ricchezza e ne spende 1.100 soltanto per il figlio cretino, beh, son cavoli. In più ci sono 2.700 miliardi di debito. E siamo ancora qui a parlare di App18, bonus, finanziamenti all’amico dell’amico che fa il festival di chissà che cosa?
La verità è che dobbiamo smetterla di pensare alle percentuali. Da giorni siamo qui a dire che il nostro Pil cresce del 3-4%. Ma è un errore. Anche il più bravo di tutti, Mario Draghi, vi ha detto che non è cresciuto il debito pubblico, ma è totalmente falso. Il debito non è cresciuto percentualmente, ma durante il periodo di Draghi, è aumentato di 140 miliardi. Sapete quanti sono? Questo è il punto fondamentale, perché a casa vostra non ragionate sulle percentuali ma sui soldi.
Nicola Porro, 24 dicembre 2022