“Il declino cognitivo è peggiorato”. Bomba su Biden, le voci dalla Casa Bianca

Piove sul bagnato per i democratici: Bernstein certifica le preoccupazioni sullo stato di salute del presidente uscente

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biden confronto

Il confronto tv con Donald Trump è stato una vera e propria Caporetto per Joe Biden, tanto da spingere i democratici ad alcune riflessioni sull’ipotesi di cambiare “cavallo” a quattro mesi dalle presidenziali. Per il momento il presidente uscente resta il candidato, ma si stanno rapidamente moltiplicando le indiscrezioni sullo stato di salute dell’ottantunenne, che già nel corso degli ultimi mesi aveva dato dei segnali tutt’altro che incoraggianti a proposito della sua lucidità. Le gaffe, gli svarioni, i blackout: allarmi sottovalutati dalla sinistra, ora più in difficoltà che mai. Ma non solo.

Il declino cognitivo di Biden sarebbe infatti peggiorato esponenzialmente negli ultimi mesi. Inoltre, diverse persone vicine al capo della Casa Bianca avrebbero assistito ad almeno 15-20 occasioni simili a ciò che il Paese ha visto durante il dibattito presidenziale della scorsa settimana in appena un anno e mezzo. Questo quanto rivelato dal giornalista Carl Bernstein ai microfoni della Cnn: “Queste sono persone, molte delle quali sono molto vicine al presidente Biden, che lo hanno amato, lo hanno sostenuto e tra loro ci sono alcune persone che avrebbero raccolto molti soldi per lui. E sono fermamente convinti che ciò che abbiamo visto l’altra sera, il Joe Biden che abbiamo visto, non è un caso isolato”.

Biden perde il filo dei suoi discorsi e non riesce a riprenderlo, ormai è chiaro. E non si tratta di un problema di poco conto se sei il presidente degli Stati Uniti d’America. In più, sono diventati virali i video del presidente “congelato” in pubblico, come se fosse completamente spaesato. E no, non si trattava di “deep fake”, come ipotizzato dalla portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. A volte capita di assistere a un Biden al suo meglio, come in occasione del discorso alla nazione in reazione alla sentenza di parziale immunità della Corte Suprema riguardante i casi legali di Trump, ma sono episodi sporadici: impossibile non notare la marcata incidenza di declino cognitivo e infermità fisica, in quella che si presenta una preoccupante alternanza tra momenti di lucidità e momenti bui.

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In casa dem c’è già grande preoccupazione per il secondo confronto tv, su ABC News, tra Biden e Trump, in programma il prossimo 10 settembre. Nonostante le bugie della moglie Jill, si teme l’ennesima disfatta, con buona pace delle riunioni a Camp David e delle grande campagne di finanziamento. Una cosa è certa: il presidente uscente non è nelle condizioni ideali per affrontare un crocevia così decisivo, ma ormai è tardi per ipotizzare una sostituzione last-minute, sia per la ricerca del candidato che per le possibilità di successo. E Trump se la gode…

Franco Lodige, 2 luglio 2024

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