A questo punto o ci sei o ci sei, perché che tu ci faccia non ce la faccio a crederlo. Meglio attribuire la malizia a questo indefinibile Conte, che, esattamente come il Covid da Wuhan, nessuno ha mai capito come sia fuoruscito dai suoi arcani giuridici foggiani per arrivare a strangolarci tutti una volta al governo: alchimie di laboratorio politico, da Stranamore informatici, le cui conseguenze ci porteremo addosso per anni, per sempre. Se è vero che si ipotizza – la Corte dei Conti ne conta 25 in soli appalti farfarelli – in 200 il numero dei miliardi bruciato sotto pandemia tra spese pazze, maschere, primule, banchi a rotelle e un vortice di sprechi spaventosi, utili solo a indurre psicosi negli italiani. Non contenti, i bambini e le bimbe di Conte si esaltano sui social pretendendo perculare la Meloni con una una foto dei contenimenti comparati dei migranti: “Hanno speso un miliardo e mandato le nostre forze dell’ordine a fare la guardia a un canile (sic!) in Albania per questo disastro?”. E, sotto, le cifre, quei numerini che i grillini sono bravissimi a non far mai tornare: con Conte 23mila e rotti sbarcati nel 2018 e 11500 nel 2019, con la Meloni i 160mila, i 66mila.
Va beh. Tutte cose da interpretare, perché i 5 stelle son quelli della matematica futurista, dell’algebra surrealista e “non sapevo bisognasse rendicontare le spese elettorali”, ma a parte questo: se l’operazione Albania si risolverà in operazione di parata, come pure è probabile, oppure in un effetto domino nella politica delle accoglienze ballerine e sciagurate, lo scopriremo solo sopravvivendo; qui però c’è la tipica assurdità logica, mnemonica, aritmetica degli adepti del comico, che continuano la sua missione. Ma come? Molli il tuo ex ministro di polizia (Salvini) al suo destino giudiziario, ti dissoci, lo sprezzi, vai a testimoniare in una sarabanda di “non ricordo”, e poi cavi fuori certe proporzioni per le quali ti vanti? Cioè, sono tre anni che accusi il Capitone di mostruosità, di insensibilità, di deportazioni, e poi riscopri l’anima trumpiana del “Movimento”, mai capito di cosa, forse delle pugnette, e sfoderi il pugno di ferro per dire io sì che di clandestini ne avevo fermati dieci volte tanto?
O ci sei o ci sei, tertium non datur. La propensione grillina, contiana ad essere tutto e niente, soprattutto niente, tutto e il contrario di tutto, soprattutto il contrario, per tutte le 4 stagioni, con acciughe e senz’acciughe, a giocare a ping pong da tutte e due le parti del tavolo. Ma su! Conte l’europeo, salito da un “Movimento” (?) che odiava l’Europa, ne ricalca fedelmente le ambiguità del tutto prive di senso: adesso si irrigidiscono sulla transizione farlocca delle migliaia di miliardi bruciati ogni anno e incolpano il Trump che più di voltare pagina, la straccia: ma se l’America potendo permetterselo torna al sano realismo mentre l’Europa burocratica si asserraglia nel castello incantano, la colpa è dell’America? È del realismo? Ecco, i grillini sono così: oltre l’ideologia della quale i fanatici dicono: se la realtà non torna, tanto peggio per la realtà. E la torsione continua genera olocausti. Il delirante post è ovviamente corredato di due foto a confronto, da una parte Conte in posa da gagà ottocentesco, dall’altra la Giorgia con smorfia alla Maga Magò. Ma sono i soliti trucchetti infantili da comico sbaraccato, che ormai non incantano più: sotto al messaggio maldestrissimo, un uragano di commenti: pochi scappati dal manicomio mandano faccine incongrue, latrano, fanno versi, dicono “Grande Presidente”, la stragrande maggioranza si abbandona a risposte sulle quali il tacere è bello, ma sono tra il furibondo e il compatente; uno la mette alla maniera di Petrolini, “io non me la piglio con te ma con chi ti ha inventato e fatto eleggere”. Già, chi?
Vantarsi delle cose per le quali si accusa un altro, oltretutto ex alleato, ex tuo ministro: ecco il grillismo in purezza, questo sbarco nella follia, ma maldestra, ma grottesca, ma imbarazzante, ma deprimente. Poi chiedetevi come hanno fatto ad accumulare in due anni 200 miliardi di buchi. Andrà a finire, anzi sta già andando a finire, che pure quelli vengono scaricati sulle spalle di “Maga Magò”. Ma non è una cosa seria, anche se la situazione è grave. Psichicamente grave se si pensa che questa entità arrivò ad avere un cittadino su 3 che la votò. La grande truffa del qualunquismo rabbioso! Qui si torna sempre alle responsabilità della democrazia, che sono individuali, personali: uno dovrebbe assumersi il peso di quello che vota, invece si provano i prodotti politici, come al supermercato, e poi si conclude: mi ha deluso, non lo prenderò più, e, all’occorrenza, si fanno le Belle Addormentate: chi? Quello? Chi lo conosce? Mai votato, e, soprattutto, mai lo rivoterò. Quanti ne ricordo, a dirmi ai tempi: sì, li ho votati ma me ne sono pentito già uscendo dalla cabina. E allora perché lo hai fatto? E le risposte erano fantastiche, “per protesta”, “per disperazione”, “per allegria”, “perché non c’era di meglio”, “perché non lo so”. Risposte grillesche, ma le conseguenze non finiremo mai di pagarle.
Max Del Papa, 26 gennaio 2025
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