Commenti all'articolo Il dirigismo selvaggio sul prezzo dei libri
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20 Commenti
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Franco
15 Febbraio 2021, 22:26 22:26
Poche catene di distribuzione, con moltissime sigle. Pretendono 45% di sconto, conto deposito, pagamento del venduto a 90 gg, spese di spedizione sempre a carico dell’editore. C’è da meravigliarsi se il prezzo dei libri si alza?
In più, copiano la scheda dall’ ISBN e se l’editore non li soddisfa, sotto l’immagine della copertina appare la scritta ESAURITO oppure NON DISPONIBILE. Danno e beffa
Sal
8 Febbraio 2020, 9:05 9:05
Abbasso lo statalismo che incoraggia la lettura! Evviva i giovani rincretiniti dai cellulari!
Evviva l’ignoranza!
Davide V8
7 Febbraio 2020, 20:48 20:48
Oscenità statalista. Comincino loro a leggere Manzoni, circa il controllo dei prezzi.
Ignoranti patentati.
Giova ricordare un paio di cose:
-questo scempio è stato approvato all’UNANIMITA’.
-lo scempio precedente, analogo ma con lo sconto max del 15%, era stato approvato nel 2011, sempre a larghissima maggioranza, durante un governo Berlusconi (legge Levi).
–
Soliti danni ai soliti noti, ma le conseguenze sono prevedibili: aumenteranno i lettori elettronici e la “pirateria”.
Tullio Pascoli
7 Febbraio 2020, 19:12 19:12
Siamo alle solite; ma niente di nuovo sotto il sole; del resto, cosa aspettarsi dalla nostra classe politica? Siamo governati da politicanti che non hanno la minima idea di come funzioni il mercato: per vendere di più, oltre al miglioramento della qualità, il miglior modo – sempre utile -è quello di abbassare i prezzi e non aumentandoli.
In un Paese come il nostro, basta viaggiare in metropolitana delle nostre città e paragonare i passeggeri delle metropolitane all’estero per rendersi conto di quanto poco si legga nel Bel Paese…
Inoltre, al giorno d’oggi, abbiamo una miriade di letture che si possono scaricare gratuitamente o leggere semplicemente sulla rete, senza spendere un centesimo. Fare il gioco degli editori o dei librei serve solo a scoraggiare ulteriormente la lettura.
LC
7 Febbraio 2020, 16:26 16:26
Un altro problema è secondo me rappresentato dalle biblioteche dove è più facile trovare a portata di mano il bestseller “imperdibile”, già impilato a decine di copie nelle librerie, anziché il libro ostico, magari sconosciuto, che (altrettanto magari) può aprire uno spiraglio di riflessione e di pensiero critico…e, perché no, far andare all’acquisto di altre opere dell’autore meno noto. (Da parte mia, poi, farei degli sconti fedeltà, del tipo: ogni tot. libri acquistati, uno gratis, ad esempio…).
Leggere meglio, leggere tutti, questo sì.
Bruno Marconi
7 Febbraio 2020, 12:48 12:48
Il caro Ministro Franceschini cosa blatera!! È stato mai a visitare una Scuola? In ogni scuola c’è una Biblioteca a volte anche centenaria!!!
Ma la frequenza è ZERO. Le Biblioteche scolastiche sono abbandonate e poco frequentate perché le scuole chiudono il pomeriggio in barba ai Decreti delegati del ’74.
Poche catene di distribuzione, con moltissime sigle. Pretendono 45% di sconto, conto deposito, pagamento del venduto a 90 gg, spese di spedizione sempre a carico dell’editore. C’è da meravigliarsi se il prezzo dei libri si alza?
In più, copiano la scheda dall’ ISBN e se l’editore non li soddisfa, sotto l’immagine della copertina appare la scritta ESAURITO oppure NON DISPONIBILE. Danno e beffa
Abbasso lo statalismo che incoraggia la lettura! Evviva i giovani rincretiniti dai cellulari!
Evviva l’ignoranza!
Oscenità statalista. Comincino loro a leggere Manzoni, circa il controllo dei prezzi.
Ignoranti patentati.
Giova ricordare un paio di cose:
-questo scempio è stato approvato all’UNANIMITA’.
-lo scempio precedente, analogo ma con lo sconto max del 15%, era stato approvato nel 2011, sempre a larghissima maggioranza, durante un governo Berlusconi (legge Levi).
–
Soliti danni ai soliti noti, ma le conseguenze sono prevedibili: aumenteranno i lettori elettronici e la “pirateria”.
Siamo alle solite; ma niente di nuovo sotto il sole; del resto, cosa aspettarsi dalla nostra classe politica? Siamo governati da politicanti che non hanno la minima idea di come funzioni il mercato: per vendere di più, oltre al miglioramento della qualità, il miglior modo – sempre utile -è quello di abbassare i prezzi e non aumentandoli.
In un Paese come il nostro, basta viaggiare in metropolitana delle nostre città e paragonare i passeggeri delle metropolitane all’estero per rendersi conto di quanto poco si legga nel Bel Paese…
Inoltre, al giorno d’oggi, abbiamo una miriade di letture che si possono scaricare gratuitamente o leggere semplicemente sulla rete, senza spendere un centesimo. Fare il gioco degli editori o dei librei serve solo a scoraggiare ulteriormente la lettura.
Un altro problema è secondo me rappresentato dalle biblioteche dove è più facile trovare a portata di mano il bestseller “imperdibile”, già impilato a decine di copie nelle librerie, anziché il libro ostico, magari sconosciuto, che (altrettanto magari) può aprire uno spiraglio di riflessione e di pensiero critico…e, perché no, far andare all’acquisto di altre opere dell’autore meno noto. (Da parte mia, poi, farei degli sconti fedeltà, del tipo: ogni tot. libri acquistati, uno gratis, ad esempio…).
Leggere meglio, leggere tutti, questo sì.
Il caro Ministro Franceschini cosa blatera!! È stato mai a visitare una Scuola? In ogni scuola c’è una Biblioteca a volte anche centenaria!!!
Ma la frequenza è ZERO. Le Biblioteche scolastiche sono abbandonate e poco frequentate perché le scuole chiudono il pomeriggio in barba ai Decreti delegati del ’74.