Commenti all'articolo Il diritto di satira è sacro. Se viene da sinistra
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24 Commenti
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fabio
16 Novembre 2019, 16:55 16:55
Non saprei più neanche se definirla “satira” quella di Crozza visto che ormai l’aspetto moralisteggiante da ariano del bene ha preso decisamente il sopravvento nei suoi interventi, annichilendo quel residuo minimo richiesto di consapevole autoironia che ogni autore di satira deve avere nel proprio bagaglio professionale.
adl
16 Novembre 2019, 12:21 12:21
Sarà una mia impressione, ma a me pare che Crozza abbia ormai un serio problema, spesso e volentieri non fa più ridere.
Sal
16 Novembre 2019, 9:20 9:20
Io non ho capito: ma la satira che viene da destra è censurata? Ma da chi? Ma dove sta? Ma chi la fa? Non c’è: questa è la verità.
Perché? Perché il fenomeno della satira presuppone un pretesto per attivarla, un appiglio, un aggancio su cui costruire un nuovo testo (l’operazione satirica) e a destra di ganci ce ne sarebbero mille.
Molti sono anche i personaggi a “sinistra” che si prestano bene a questo processo per diversi motivi, da Di Maio a Conte ma nella destra non vedo né Marziale né Pirandello capaci di prenderli per il culo come si deve.
Gius1
16 Novembre 2019, 8:00 8:00
Giusto. MA dovrebbe essere cosi anche se la satira viene da destra. No, non e’ cosi perche’ la sinistra non sara’ Mai democratica ma dittatoriale.basta pensare alla giustizia.
Sal
16 Novembre 2019, 6:41 6:41
“Satira quidem tota nostra est” scrive Quintiliano. E si potrebbe aggiungere di chi la sa fare . Evidentemente la destra con gli atteggiamenti che assumono i suoi uomini si presta di più al senso del ridicolo, al quale peraltro non sfugge neanche la sinistra. Il “Renzi” crozziano è memorabile.
Gabriele
16 Novembre 2019, 6:16 6:16
Lo Scanzi quando esultava su Fb per essere nei primi 10 vendite con il suo libro “Il cazzaro verde” al mio primo è unico post mi ha bannato. Mi ha bannato probabilmente perché il mio post iniziava così: il cazzone da del cazzaro. Questo per dire che lui può insultare Salvini come gli pare ma lui censura chi utilizza i suoi stessi metodi.
Non saprei più neanche se definirla “satira” quella di Crozza visto che ormai l’aspetto moralisteggiante da ariano del bene ha preso decisamente il sopravvento nei suoi interventi, annichilendo quel residuo minimo richiesto di consapevole autoironia che ogni autore di satira deve avere nel proprio bagaglio professionale.
Sarà una mia impressione, ma a me pare che Crozza abbia ormai un serio problema, spesso e volentieri non fa più ridere.
Io non ho capito: ma la satira che viene da destra è censurata? Ma da chi? Ma dove sta? Ma chi la fa? Non c’è: questa è la verità.
Perché? Perché il fenomeno della satira presuppone un pretesto per attivarla, un appiglio, un aggancio su cui costruire un nuovo testo (l’operazione satirica) e a destra di ganci ce ne sarebbero mille.
Molti sono anche i personaggi a “sinistra” che si prestano bene a questo processo per diversi motivi, da Di Maio a Conte ma nella destra non vedo né Marziale né Pirandello capaci di prenderli per il culo come si deve.
Giusto. MA dovrebbe essere cosi anche se la satira viene da destra. No, non e’ cosi perche’ la sinistra non sara’ Mai democratica ma dittatoriale.basta pensare alla giustizia.
“Satira quidem tota nostra est” scrive Quintiliano. E si potrebbe aggiungere di chi la sa fare . Evidentemente la destra con gli atteggiamenti che assumono i suoi uomini si presta di più al senso del ridicolo, al quale peraltro non sfugge neanche la sinistra. Il “Renzi” crozziano è memorabile.
Lo Scanzi quando esultava su Fb per essere nei primi 10 vendite con il suo libro “Il cazzaro verde” al mio primo è unico post mi ha bannato. Mi ha bannato probabilmente perché il mio post iniziava così: il cazzone da del cazzaro. Questo per dire che lui può insultare Salvini come gli pare ma lui censura chi utilizza i suoi stessi metodi.