Commenti all'articolo Il fascismo degli antifascisti, la lezione di Pasolini dimenticata dalla sinistra

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ferddinando gallozzi
ferddinando gallozzi
13 Gennaio 2019, 7:46 7:46

Invece di perdere tempo a verificare se una affermazione o una azione sia Fascista o meno non sarebbe meglio stabilire se le stesse idee o azioni siano semplicemente giuste o sbagliate?

Davide
Davide
11 Gennaio 2019, 14:29 14:29

P.P.P. aveva capito in quale direzione stava andando la sinistra. Aveva capito quanta ipocrisia vi era negli slogan urlati nelle piazze. Aveva capito che era in corso una trasformazione di un certo potere che, costretto alla mutazione per non essere individuato, si stava impossessando dell’ideologia marxista comunista ed in nome ti tali ideali poteva prosperare a lungo fino ai nostri giorni. Non a caso oggi più che mai a sinistra ci sono ricchi, personaggi famosi e potenti che nulla hanno a che fare con il comunismo. Così come negli anni d’oro della Chiesa ne facevano parte le famiglie ricche e potenti. I poveri ed il proletariato, in particolare quello raccontato da Pasolini, veniva messo da parte emarginato. Ancora oggi si usano i nuovi poveri, che si identificano nei migranti, per darsi un’immagine di se migliore di altri. In una gara di solidarietà a chi la spara più grossa.

Valter
Valter
10 Gennaio 2019, 20:03 20:03

Al tempo di Pasolini la sinistra ideologica riscuoteva ancora credito sventolando le bandiere della libertà, dell’antimperialismo e della giustizia sociale. Quando la realtà si è incaricata di smentirne tutte le utopie che avevano prodotto solo morte, miseria ed infelicità laddove quella sinistra aveva preso il potere assoluto, la sinistra ha continuato a sopravvivere in occidente grazie all’occupazione delle ”casematte del potere” secondo la lezione gramsciana, ovvero scuola, università, media e burocrazie governative, in primis la magistratura. Ma non aveva più nessun progetto se non il potere per il potere, e per mantenerlo non poteva non consegnarsi alle forze economiche fautrici della globalizzazione, mascherandosi dietro a un’ etica ispirata al politicamente corretto, al terzomondismo accogliente da cretinismo parrocchiale della chiesa cattolica e ad un antifascismo da avanspettacolo, esche sempre buone per raccattare voti di opinione.

wisteria
wisteria
10 Gennaio 2019, 17:36 17:36

Scusi, caro Gnocchi, ma a questo punto non le sembra che Pasolini abbia finito col demonizzare il fascismo, proprio rinunciando a storicizzarlo e facendone una categoria ideale, metastorica?
Noi possiamo invero leggere globalismo dove lui menziona il fascismo, e allora ci ritroviamo nel suo ragionamento, ma poiché oggi le ragioni del globalismo sono sostenute dalla sinistra mondiale a spada tratta, che cosa si deve concludere in questa notte in cui tutte le vacche sono globali?
Azzardo: che la sinistra lavora sempre contro la nostra civiltà.
Non capisco poi la tenerezza di certi cattolici per un cattivo maestro come Pasolini. In che cosa si rivela conservatore illuminato? Per aver capito che tra i poliziotti e i contestatori i veri figli del popolo erano i poliziotti? O perché notò con dispiacere la scomparsa delle lucciole?
Non è un po’ poco?