Commenti all'articolo Il “fascismo” della Murgia

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Georges Cazzoli
Georges Cazzoli
19 Aprile 2019, 8:31 8:31

Come al solito i sinistroidi della loro insulsa lotta contro il fascismo, il quale mi pare che sia morto oltre 70 anni fa, ne fanno la loro principale, inutile e demente battaglia politica. Ipocrisia totale proprio…

ferdinandeo gallozzi
ferdinandeo gallozzi
17 Aprile 2019, 12:50 12:50

La MURGIA, SAVIANO, insieme a piangere per i migranti che volontariamente mettono in pericolo la loro vita per arrivare in Europa e che nel contempo non hanno nessuna lacrima per il destino di noi italiani. NON GLIENE FREGA NULLA DI NOI.
Ho assistito in televisione ad una intervista di una volontaria delle ONG che riferendosi ai provvedimenti legislativi che riguardano i migranti esclamava preoccupata: “E’ in gioco il loro destino”; anche in questo caso appare evidente che del destino degli italiani, alla volontaria, non gliene frega nulla.

Ignazio
Ignazio
17 Aprile 2019, 0:09 0:09

Io sono sardo come la Murgia, mi vergogno che la mia terra venga disonorata da elementi simili. Questa ha solo avuto la fortuna che un suo libro (che non ha niente di suo ma descrive solo una vecchia tradizione locale) abbia venduto qualche copia. Da qui a definirsi scrittrice ed intellettuale è come asserire che un blocco di ghiaccio sta a suo agio in un forno a microonde. Intanto la signora Murgia predica bene e razzola male. Sputa sentenze, e la pagano pure, a destra e sinistra non dando però lei per prima il buon esempio. Si è candidata alle Regionali in Sardegna promettendo mari, monti, colline, pianure….diceva di avere le ricette per tutto e che troppi avevano prima promesso e poi abbandonato l’isola…..lei non è stata eletta..scomparsa!!!!! È meglio andare in giro a scoprire di nuovo l’acqua calda, facendosi anche pagare, con questa aria altezzosa, di superbia e di quasi onniscenza e onnipotenza, a sputare sentenze ma con quali titoli e, soprattutto, con quale diritto? Già, quello della notorietà a tutti i costi. Che vergogna, la presunzione è una brutta malattia…..

Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
16 Aprile 2019, 23:52 23:52

Stimato signor Porro il suo sito comincia a deludermi, da troppo spazio a mentalmente incapci ed a coltralmente inferiori. Non posso credere che sia un riflesso della degrado del gusto di cui parlava Ortega Y Gasset ma solo a una scelta da domatore di circo che vuole divertire una massa informe. Se ho torto il paese non ha futuro.

carlottacharlie
carlottacharlie
16 Aprile 2019, 21:37 21:37

Ieri sera ero al cospetto di Quarta Repubblica e sentendo parlare quella Murgia mi sono chiesta chi potrebbe spendere anche solo un centesimo per poterla “leggere”. Mente confusa, nessun guizzo dell’intelletto, impappinata con le parole e coi concetti, il solito mantra dei cretini antifascisti. Sono nata nel ’45 in un brutto luogo di Germania, ho una memoria da far invidia al vecchio Pico e mi ricordo perfettamente le votazioni del ’48, ricordo per filo per segno fatti di cui fui testimone in quei giorni: nomi, come, quando, dove, perchè, ricordo che in quei giorni tutti tutti erano antifascisti proprio come quelli, di cui non avendo ricordo per ovvia età, ho letto nei libri. Ricordo altresì che il fascismo è defunto per la maggior parte degli italiani ma non per la compagine d’italiani, beoti senz’altro, che non se ne sono accorti e cavalcano la tigre, spellata e arruffata, senza vergognarsi d’essere tonti che non s’accorsero di nulla. Purtroppo le menti obnubilate hanno partorito stolti ancor peggio di quelli d’antan, e gli antifascisti proliferano con le loro basse menti e vedono fascismo in ogni angolo; non hanno argomenti, non sanno ribattere con cognizione, non sanno nulla e sono ignoranti da far paura senza contare che hanno menti facilmente suggestionabili, in somma: sono stupidi al cubo che mai s’accorgeranno d’esserlo. La Murgia è… Leggi il resto »

Alberto
Alberto
16 Aprile 2019, 21:04 21:04

Caro Nicola, ho sempre sostenuto che da una pluralità di idee ed opinioni, alla fine qualcosa di utile e positivo può venirne fuori. Con il tempo, però, mi sono reso conto che questi scrittori e letterati di matrice progressista parlano un linguaggio a senso unico senza saper ascoltare. Questa signora lasciala dove sta, per favore, almeno per rispetto e riverenza verso il pubblico che ti segue.