Cronaca

Il figlio di Salvini rapinato “da due nordafricani”

Il caso rivelato dai media avvenuto il 23 dicembre. Il ministro: “Succede a tanti”

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Neppure il più ardito degli sceneggiatori avrebbe potuto immaginare una rapina simile al figlio del ministro che fa della sicurezza nelle città il suo tratto distintivo. Invece è successo, la sera dell’antivigilia di Natale. I protagonisti sono Matteo Salvini e suo figlio Federico, arrivato tardi a casa di papà per la cena a causa di una rapina subita nella zona ovest della città meneghina.

I fatti sono stati confermati dallo stesso ministro delle Infrastrutture. Secondo quanto ricostruito in queste ore dal Corriere, che ha anticipato la notizia, il giovane era per strada e sarebbe stato avvicinato da due persone (descritti come “nordafricani”) che prima gli chiedono qualcosa, forse una sigaretta, e poi gli sottraggono il cellulare. “Hanno tirato fuori un coccio di bottiglia e me lo hanno messo sotto il collo”, avrebbe raccontato poi alla scorta del padre come riporta Repubblica.

Una volta arrivato sul posto, il figlio di Salvini informa gli agenti della scorta che contattano i colleghi. Sul posto si mobilita sia la polizia che la Digos, visto il ruolo esposto del padre. Ma stando a quanto scrive Repubblica, l’ipotesi di un attacco a sfondo politico sarebbe stato scongiurato. Il cellulare viene poi ritrovato la sera successiva, il 24 dicembre, in un modo a dir poco rocambolesco. A telefonare al 112 sarebbe stato un commerciante egiziano del quartiere di San Siro, aperto sino a tarda sera anche alla vigilia di Natale. Agli agenti spiega che un avventore gli avrebbe proposto l’acquisto di un telefono nuovo a un ottimo prezzo. All’egiziano però l’affare puzza e così decide di avvertire la polizia, che lo riconsegna al figlio del ministro.

Tutto bene quel che finisce bene. E mentre la polizia sta cercando di rintracciare i tre rapinatori, è arrivata anche la dichiarazione del ministro Salvini: “È capitato a lui come, purtroppo, capita a tanti a Milano”.

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