Archiviata la sospensione estiva per i termini relativi a dichiarazioni e pagamenti con modelli F24, il Fisco (amico di chi?) torna a battere casa. Milioni di contribuenti sono infatti chiamati a versare le somme in scadenza e parliamo di ben 119 scadenze fissate per oggi, alle quali vanno aggiunte le altre in calendario per la fine del mese. Il solito inferno fiscale e burocratico, con l’Italia che si conferma tra gli Stati più tartassatori.
La scadenza del Fisco più importante della giornata di oggi riguarda l’Irpef: chi ha preferito il pagamento rateale effettuando il primo versamento entro il 30 giugno, è chiamato a versare la terza rata della tassa con applicazione degli interessi nella misura dello 0,50 per cento, e del saldo dell’Iva relativa al 2023 risultante dalla dichiarazione annuale, maggiorato dello 0,40 per cento. Invece chi ha optato per il primo pagamento il 31 luglio deve provvedere al versamento della seconda rata, con maggiorazione dello 0,40 per cento. I contribuenti Iva, infine, devono provvedere al versamento della tassa dovuta per il mese di luglio e del secondo trimestre 2023.
Giorni caldi per chi deve pagare, dunque, ma come anticipato le scadenze fiscali di oggi – che vanno da liquidazione e versamento Iva mensile ai contributi Inps per la gestione separata dei collaboratori – non sono le uniche di agosto. Altra data da cerchiare nel calendario è quella del 26 agosto, che corrisponde alla scadenza della prestazione in via telematica degli elenchi riepilogativi delle cessioni e acquisti intracomunitari di beni. La chiusura del mese prevede altri appuntamenti significativi: il 30 agosto è l’ultimo giorno per la Dichiarazione dei redditi soggetti Isa mentre il 31 agosto andrà trasmessa telematicamente la dichiarazione IVA IOSS relativa alle vendite a distanza di beni importati.
La tregua estiva non ha permesso chissà quale respiro, ma non è tutto. Questa non si applica nei casi di indifferibilità e urgenza che richiedono una deroga all’ordinario regime di sospensione: la pausa decade quando sussistono pericoli per la sospensione. Dalla sospensione agostana è inoltre escluso l’invio di comunicazioni o atti che prevedono l’inoltro di una notizia di reato ai sensi dell’articolo 331 del codice di procedura penale. Dal canto suo, l’Agenzia delle Entrate è inoltre autorizzata ad inviare comunicazioni o atti destinati a soggetti sottoposti a procedure concorsuali, ai fini della tempestiva insinuazione nel passivo, riporta Sky Tg24.
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Il Fisco dracula è sempre dietro l’angolo, lo sappiamo. E a rimetterci, ancora, è la classe media, letteralmente dissanguata dalle tasse e esentata da benefici fiscali. Ricordiamo, a proposito di tasse, che l’Irpef preleva ogni anno 174 miliardi dalle tasche di 42 milioni di contribuenti: in soldoni, 5.300 euro a testa, numeri da primato in tutta la zona euro. Segnali inequivocabili della necessità di una vera rivoluzione fiscale, mirata ad abbassare le tasse ed alimentare i consumi, e dunque la crescita.
Franco Lodige, 20 agosto 2024
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