Esteri

Il fucile Ar-15, il tetto, il cecchino: chi è l’attentatore di Trump

Come ha fatto il 20enne della Pennsylvania a salire sull’edificio vicino al comizio del candidato Repubblicano? Le indagini

attentatore Donald Trump

In una notte scioccante per gli Stati Uniti, l’ex presidente Donald Trump è stato bersaglio di un tentativo di omicidio, che ha scatenato intense discussioni sulla sicurezza dei politici e sul tono della retorica politica nel paese. Thomas Matthew Crooks, un ventenne di Bethel Park, Pennsylvania, con un passato non caratterizzato da precedenti penali, è stato identificato come l’aggressore. Armato di un fucile semiautomatico AR-15, il gesto di Crooks solleva interrogativi sia sulle sue motivazioni sia sulla sicurezza degli individui in vista di posizioni di rilievo.

Secondo quanto riportato dal New York Times, Crooks aveva completato gli studi alla Bethel Park High School nel 2022, dove si era distinto in attività scolastiche legate alla matematica e alle scienze, arrivando anche a donare 15 dollari al Partito Repubblicano. Sui social, tuttavia, scriveva chiaramente: “Il mio nome è Thomas Matthew Crooks. Odio i repubblicani, odio Donald Trump“. Il suo improvviso passaggio all’azione violenta ha lasciato molti perplessi circa le sue vere intenzioni e ha acceso un faro sulle misure di sicurezza attorno alle figure pubbliche, soprattutto in periodi di intensa attività politica.

Crooks abitava a Bethel Park, a circa 35 miglia a sud di Butler dove Trump ha tenuto il suo comizio. Si è diplomato alla Bethel Park High School nel 2022, anno in cui gli è stato anche conferito uno “star award” per le sue eccellenti abilità matematiche, un premio di 500 dollari dalla National Math and Science Initiative. Contattato dalla Cnn, il padre di Crooks, Matthew Crooks, ha detto che stava cercando di capire “cosa diavolo sta succedendo”.

Gli spari, il sangue, le grida di terrore: i video dell’attentato a Trump

L’assalto, che fortunatamente non ha causato gravi danni fisici all’ex presidente, ha tuttavia provocato la morte di una persona presente e ferimenti gravi ad altre due, spingendo a interrogativi urgenti su come Crooks sia riuscito a portarsi in una posizione che gli permettesse di agire indisturbato, evidenziando ciò che molti hanno definito un “fallimento della sicurezza”. Qualcuno dei presenti sostiene di aver segnalato la sua presenza alla polizia: “Si vedeva chiaramente con un fucile in mano”, ha detto un testimone, “non aveva idea di cosa stesse succedendo”. L’Fbi ha fatto sapere, tuttavia, che non vi erano minacce dirette a Trump prima dell’attentato di questa notte.

Di certo, sarebbe bastata poca mira in più per spappolare la testa all’ex presidente. “Mi ha perforato la parte superiore dell’orecchio destro”, ha scritto Trump su Truth Social. “Ho capito subito che qualcosa non andava, ho sentito un sibilo, degli spari e ho sentito il proiettile che mi squarciava la pelle”. E ancora: “Si è verificata una forte emorragia, quindi ho capito subito cosa stava succedendo”.

La reazione a questo evento grave non si è fatta attendere, con il presidente Joe Biden che, trovandosi in Delaware, ha tenuto una conferenza stampa d’emergenza prima di fare ritorno alla Casa Bianca per affrontare la situazione. D’altra parte, la vicenda ha alimentato il fuoco della polemica politica, con figure del Partito Repubblicano come il senatore J.D. Vance e l’italo-americano Steve Scalise che hanno puntato il dito contro Biden e i Democratici. Essi hanno suggerito che una retorica troppo accesa e un’ “isteria ridicola” verso Trump potrebbero aver giocato un ruolo nell’incoraggiare l’atto di Crooks, sebbene tali affermazioni siano ancora oggetto di dibattito.

Da tutto il mondo, intanto, sono arrivati attestati di solidarietà. Joe Biden e Trump si sono sentiti al telefono e il presidente ha rinnovato i suoi auguri già diramati nella notte con una nota. Anche Giorgia Meloni e gli altri leader del mondo hanno condannato l’attentato che, per pochi centimetri, non ha trascinato l’America nel caos. “I miei pensieri vanno al presidente Donald Trump, vittima di un tentativo di omicidio”, ha scritto Emmanuel Macron. “Gli invio i miei auguri di pronta guarigione. Uno spettatore è morto, diversi sono rimasti feriti. È una tragedia per le nostre democrazie. La Francia condivide lo choc e l’indignazione del popolo americano”.

Articolo in aggiornamento

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