Politica

Mondo al contrario

Il generale Vannacci si candida? C’è un precedente (a sinistra)

Gli avversari già sbraitano per una sua possibile discesa in campo. Ma il militare non sarebbe il primo

Il generale Vannacci pensa a una candidatura

L’esplosione del caso in estate ha portato tanta fortuna a Roberto Vannacci. Le polemiche sul suo libro “Il mondo al contrario” (opera autoprodotta) gli hanno consentito un boom di vendite dopo essere finito nel mirino di sinistra e associazioni varie per i giudizi espressi nei confronti di omosessuali, donne, migranti e cambiamento climatico. A capo della Task Force 45 durante la guerra in Afghanistan, il generale dell’Esercito è stato nominato nuovo Capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri e poche ore dopo è stata ufficializzata un’inchiesta – forse due – nei suoi confronti. Insomma, è l’uomo del momento. Anche perché si parla di lui in ottica europee 2024

Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le voci su una possibile discesa in campo di Vannacci alle elezioni Ue in programma nel 2024. I corteggiamenti non mancano secondo i ben informati e lo stesso generale non ha scartato l’ipotesi di un futuro in politica: “Resto un soldato ma nulla escludo”, le sue parole in una recente intervista al Corriere della Sera. La Lega sarebbe interessata a puntare su di lui alle europee, ma è ancora presto per trarre conclusioni. Di certo non vengono meno le polemiche della sinistra, che però dimentica un dettaglio: sono stati proprio i “compagni” per primi a candidare un generale.

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Parliamo del generale Franco Angioni. Nominato commissario straordinario del Governo per le iniziative italiane di supporto in Albania fino al giugno 1998, dopo quell’incarico decise di dedicarsi alla vita pubblica e venne eletto alla Camera dei deputati nelle politiche del 2001 come indipendente in quota Democratici di Sinistra, nel collegio uninominale di Roma-Monte Sacro, in rappresentanza della coalizione di centrosinistra. In una intervista al Giornale.it di qualche anno fa, Angioni parlò così della sua parentesi politica: “All’epoca Veltroni si stava candidando a sindaco e allora io gli ho detto che sarei stato disposto a dargli una mano. Lui poi mi ha proposto di candidarmi alla Camera, come indipendente per l’Ulivo. Sono stato candidato nella circoscrizione in cui abito e ho preso 63mila voti”. Vannacci potrebbe percorrere lo stesso sentiero. O siccome non è di sinistra non va più bene?

Massimo Balsamo, 6 dicembre 2023