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Il geometra al governo vuol vietare a Djokovic di giocare

Il serbo potrebbe partecipare agli Internazionali di Roma. Ma i politici alzano le barricate

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La presunzione si conquista e cosa ha fatto Mario Draghi per meritarsela? Lui è convinto di essere un fuoriclasse, ma lo è solo nell’arroganza: il suo annetto di governo è un rosario di disastri e di fallimenti che ancora dobbiamo cominciare a scontare sul serio. Insomma, l’uomo ha un mare di problemi, che si è costruito da solo e fra questi uno dei più gravi è di avere allevato mostriciattoli politici, tutta gente che uscendo dall’emergenza sanitaria si ritrova completamente priva di futuro.

Costa non vuole Djokovic

Prendiamo questo sottosegretario Costa, che attualmente dovrebbe essere un lupiano, uno di Noi con l’Italia, dopo una trafila di appartenenze destinate ad allungarsi. Dice così il geom. Costa che Djokovic non deve giocare, men che meno agli internazionali d’Italia. Niente da fare, le regole sono regole “e vanno rispettate fin che ci sono”. Il geom. Costa non sa di che parla: nessuna regola vieta a un atleta di fare il suo mestiere (come gli ha ricordato la parigrado allo Sport Valentina Vezzali) e la preclusione è pura meschinità, mero abuso di potere. Succede spesso, con chi si ritrova su una poltrona più grande di lui e immediatamente si monta la testa. Aggiunge il geom. Costa, che però sta alla Salute, che “dando delle regole si finisce per dare dei messaggi sbagliati”: e già l’eloquio spiega molto, perché lo stile è l’uomo: dichiarazione moralmente misera, politicamente sciocca (le deroghe sono il necessario adeguamento di qualsiasi norma al caso specifico), sanitariamente bugiarda (i risultati, i dati sconfessano ormai ogni e qualsiasi rigore ottuso).

Djokovic è coerente: dà fastidio

La verità essendo che a quelli come Costa fastidiano evidentemente i campioni come Djokovic, prima in quanto campioni, poi in quanto coerenti: ai tempi dell’Australia lo avevano definito un (vile) affarista, un arrogante, un terrorista perché non si era vaccinato; “sono solo i soldi a orientarlo” urlacchiavano quelli che solo ai soldi pensano, e per i soldi venderebbero i denti d’oro della madre nella bara. Poi Djokovic ha detto chiaramente che se fosse stato necessario smettere di gareggiare, lo avrebbe fatto pur di non venire meno alle sue convinzioni, e i fanatici hanno sbroccato, non sapendo più dove attaccarlo.

Ma che un insospettato geometra di carriera arrivi a definire un fuoriclasse del tennis persona non grata siccome non ha il super green pass rafforzato, va oltre la soglia del ridicolo. Specie se si considera che il geom. Costa sogna di imporre il lasciapassare per tutti agli Internazionali di Roma, in programma nella prima metà del maggio prossimo, e, allo stesso tempo, ipotizzi una cancellazione del lasciapassare per il 31 marzo. Gente così, così tante parole, così poco da dire.

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