Dopo le parole della Meloni su Ventotene la curiosa operazione condotta dai pennivendoli conformisti del politicamente corretto si basa su queste tesi, tra loro connesse:
1) Meloni ha criticato Spinelli e il manifesto di Ventotene;
2) Spinelli e quel manifesto erano antifascisti (a dire il vero anche Stalin…);
3) di conseguenza (?) Meloni ha contestato l’antifascismo e quindi ha fatto apologia di fascismo.
Il giochino (manipolatorio) sembrerebbe funzionare, dati i trascorsi politici della premier. A ben guardare, però, proprio il fatto di essersi esposta senza grandi problemi a queste critiche, nonostante la matrice politica post-fascista, ci dice come la premier attuale non sia tanto fragile su questi temi, né si consideri esposta a simili ricatti.
È già qualcosa.
Carlo Lottieri, 25 marzo 2025
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