Commenti all'articolo Il Giorno del Ricordo che nessuno ricorda
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SALINI GABRIELLA
13 Febbraio 2020, 22:38 22:38
Grazie bravo e coraggioso Nicola!!! La politica e “l’intera cultura” italiana dopo 70 anni di vergognoso silenzio, il giorno del ricordo ha umiliato l’italianissimo sangue dalmato con la sua vigliacca indifferenza davanti allo “sventolio beffardo” delle bandiere titine. Voglio dire al Presidente Mattarella che la politica dell’odio è questo silenzio, questa umiliazione,questa vigliacca indifferenza. Se ingiusta è la discriminazione per il colore della pelle, quella per il colore politico del sangue versato per la patria è un delitto, è un patricidio più grave del parricidio. Pare proprio che nè lei, nè l’Italia (che oggi presiede, difendete l’amore ed il rispetto per la storia italiana scritta dal passato e per quella che il futuro scriverà. Che dire? Di male in peggio: Pertini non ritenuto degne le Foibe, in compenso, lei ha ricevuto le Sardine al Quirinale. Mia madre profuga dalmata fino al giorno che il presidente Pertini passò oltre le Foibe per onorare Tito, non mi aveva mai raccontato il dolore delle mie origini, solo mi aveva insegnato ad amarle. Solo ora ne comprendo l’importanza, allora ero troppo piccola Quel giorno mi mostro “un ricordo” dentro una piccola scatola e con dolce, pacato orgoglio mi disse conservalo tu e ciò che sono stata e che tu saresti stata,non sentirti mai umiliata per non avere più nulla , al contempo, ricordati che… Leggi il resto »
Alessandro
11 Febbraio 2019, 9:40 9:40
Caro Nicola,
ti segnalo l’articolo di ieri sulla Stampa di Eric Gobetti : ” Gonfiare i numeri delle vittime delle foibe alimenta solo l’odio”. A mio parere è come se qualcuno oggi cercasse di discutere del numero reale delle vittime ebree del nazismo per la stessa ragione : alimentare l’odio! Ci sono molte ragioni per cui sarà difficile arrivare ad una entità precisa delle vittime, tra cui il fatto che molti esuli friulani hanno evitato nel dopo guerra di denunciare la scomparsa di congiunti per paura di essere perseguitati come simpatizzanti fascisti. Trovo vergognoso aver scritto un articolo così come se l’odio in realtà non fosse stato pericolosamente alimentato dal negazionismo che per decenni si è opposto a questi fatti storici dolorosi. Alcuni politici di sinistra ieri si “sono spesi” affermando che le “foibe fanno parte integrale della nostra storia”, senza aggiungere altro… che fatica!
verena
10 Febbraio 2019, 23:15 23:15
Mi piacerebbe che ogni tanto gli italiani si comportassero da uomini adulti e non da vigliacchetti. Andiamo a chiedere ai poveri esuli come sono stati trattati in Italia, quando avevano perduto casa, averi, lavoro e tutto. Sono stati schifati e messi in stanze squallide, a volte due famiglie per camera, e come divisorio una coperta o una tenda. Ecco, io vorrei chiedere ai saputoni, che oggi continuano a parlare di foibe, tralasciando il vero motivo che causo’ quegli avvenimenti, di andare ad indagare con coraggio, e scoprirebbero una verità molto differente da quel che si racconta. Soprattutto andare a scoprire CHI furono i veri ideatori delle stragi, perchè non morirono solo gli italiani, anche molti croati morirono. E molti ancora non sanno che Tito era solo il soprannome di di un certo Meyer, sionista naturalmente, allevato apposta per scombinare le carte. Tito era misterioso, ma qualcuno lo ha pur istruito no?
Ivo Biavaschi
10 Febbraio 2019, 21:26 21:26
Caro Porro, mai mi sarei aspettato, sul tuo Blog, un ricordo così edulcorato della tragedia in oggetto.
Il rispettabile articolista (nato a Zara) che scrive: ” si parla molto di foibe, ma non è questo l’argomento che noi Veci vogliamo sollevare e ricordare. ……”:
– I circa 10.000. infoibati (spesso ancora vivi dopo indicibili torture) si devono dimenticare ?
– tra di loro, donne e minori ed uomini colpevoli solo di essere italiani lo meritavano ?
– anche dopo il 25 aprile 1945, per altri anni, era forse “necessario” torturare ed uccidere i presunti “fascisti” ?
– perché ci si vergogna di dire che gli aguzzini erano COMUNISTI ed avevano l’appoggio concreto di Togliatti e del PCI. ?
– perché non si ricorda il vergognoso comportamento, in particolare a Bologna, dei COMUNISTI ITALIANI che rifiutarono, ancora negli anni ’50 l’acqua ed il latte ai convogli di profughi che fuggivano da quelle terre ?
Sono troppo deluso per commentare anche alcuni commenti che rasentano il negazionismo o il giustificazionismo.
Se nemmeno ad oltre 70 anni dai fatti storicamente acclarati ed ormai accettati persino da ex-comunisti ed ex-partigiani come Pertini si vuole edulcorare, minimizzare, quasi giustificare delle bestialità assolute, significa che siamo un popolo senza spina dorsale. Vergognamoci di noi stessi.
Andrea Salvadore
10 Febbraio 2019, 21:14 21:14
Non abbiamo ne orgoglio ne dignitá personale Ce li ha distrutti lo spirito anarchico autoctono, ho sempre ragione, e l’insegnanza della chiesa a essere umili a far il nostro piacere per poi confessare e ricominciare o come adesso ad accettare tutto e tutte le religioni, andiamo a ricostruire il fitiro con i mussulmani come dice il papa. In veritá c`é un libro dll’illumunismo dal titlo “Memorie di una spia turca che visse a Parigi 40 anni senza essere scoperta” nel quale l’autore o gli autoriscrivono che annhe le perone piú sagge, piu esperte in scenza, piu intelligeti quando si parla di religione ritornano a essere bambini. Questi paraocchi mentali sono il verme che rode lo spirito dell’italiano , ed i migliori che si liberano da questo carcee mentale emigrano, al mio tempo erno i piu coraggiosi e lo verficai nele Americhe Nord e Sud dove non esiste il posto fisso, estrema ambizione del timico.
Alberto Savio
10 Febbraio 2019, 19:48 19:48
Ma nessuno si è chiesto cosa possono aver fatto gli istriani italiani (e spesso fascisti e oppressori) per aver avuto una simile sorte? A me sembrano più faide e vendette familiari che ora si vogliono tingere di colore politico.
Grazie bravo e coraggioso Nicola!!! La politica e “l’intera cultura” italiana dopo 70 anni di vergognoso silenzio, il giorno del ricordo ha umiliato l’italianissimo sangue dalmato con la sua vigliacca indifferenza davanti allo “sventolio beffardo” delle bandiere titine. Voglio dire al Presidente Mattarella che la politica dell’odio è questo silenzio, questa umiliazione,questa vigliacca indifferenza. Se ingiusta è la discriminazione per il colore della pelle, quella per il colore politico del sangue versato per la patria è un delitto, è un patricidio più grave del parricidio. Pare proprio che nè lei, nè l’Italia (che oggi presiede, difendete l’amore ed il rispetto per la storia italiana scritta dal passato e per quella che il futuro scriverà. Che dire? Di male in peggio: Pertini non ritenuto degne le Foibe, in compenso, lei ha ricevuto le Sardine al Quirinale. Mia madre profuga dalmata fino al giorno che il presidente Pertini passò oltre le Foibe per onorare Tito, non mi aveva mai raccontato il dolore delle mie origini, solo mi aveva insegnato ad amarle. Solo ora ne comprendo l’importanza, allora ero troppo piccola Quel giorno mi mostro “un ricordo” dentro una piccola scatola e con dolce, pacato orgoglio mi disse conservalo tu e ciò che sono stata e che tu saresti stata,non sentirti mai umiliata per non avere più nulla , al contempo, ricordati che… Leggi il resto »
Caro Nicola,
ti segnalo l’articolo di ieri sulla Stampa di Eric Gobetti : ” Gonfiare i numeri delle vittime delle foibe alimenta solo l’odio”. A mio parere è come se qualcuno oggi cercasse di discutere del numero reale delle vittime ebree del nazismo per la stessa ragione : alimentare l’odio! Ci sono molte ragioni per cui sarà difficile arrivare ad una entità precisa delle vittime, tra cui il fatto che molti esuli friulani hanno evitato nel dopo guerra di denunciare la scomparsa di congiunti per paura di essere perseguitati come simpatizzanti fascisti. Trovo vergognoso aver scritto un articolo così come se l’odio in realtà non fosse stato pericolosamente alimentato dal negazionismo che per decenni si è opposto a questi fatti storici dolorosi. Alcuni politici di sinistra ieri si “sono spesi” affermando che le “foibe fanno parte integrale della nostra storia”, senza aggiungere altro… che fatica!
Mi piacerebbe che ogni tanto gli italiani si comportassero da uomini adulti e non da vigliacchetti. Andiamo a chiedere ai poveri esuli come sono stati trattati in Italia, quando avevano perduto casa, averi, lavoro e tutto. Sono stati schifati e messi in stanze squallide, a volte due famiglie per camera, e come divisorio una coperta o una tenda. Ecco, io vorrei chiedere ai saputoni, che oggi continuano a parlare di foibe, tralasciando il vero motivo che causo’ quegli avvenimenti, di andare ad indagare con coraggio, e scoprirebbero una verità molto differente da quel che si racconta. Soprattutto andare a scoprire CHI furono i veri ideatori delle stragi, perchè non morirono solo gli italiani, anche molti croati morirono. E molti ancora non sanno che Tito era solo il soprannome di di un certo Meyer, sionista naturalmente, allevato apposta per scombinare le carte. Tito era misterioso, ma qualcuno lo ha pur istruito no?
Caro Porro, mai mi sarei aspettato, sul tuo Blog, un ricordo così edulcorato della tragedia in oggetto.
Il rispettabile articolista (nato a Zara) che scrive: ” si parla molto di foibe, ma non è questo l’argomento che noi Veci vogliamo sollevare e ricordare. ……”:
– I circa 10.000. infoibati (spesso ancora vivi dopo indicibili torture) si devono dimenticare ?
– tra di loro, donne e minori ed uomini colpevoli solo di essere italiani lo meritavano ?
– anche dopo il 25 aprile 1945, per altri anni, era forse “necessario” torturare ed uccidere i presunti “fascisti” ?
– perché ci si vergogna di dire che gli aguzzini erano COMUNISTI ed avevano l’appoggio concreto di Togliatti e del PCI. ?
– perché non si ricorda il vergognoso comportamento, in particolare a Bologna, dei COMUNISTI ITALIANI che rifiutarono, ancora negli anni ’50 l’acqua ed il latte ai convogli di profughi che fuggivano da quelle terre ?
Sono troppo deluso per commentare anche alcuni commenti che rasentano il negazionismo o il giustificazionismo.
Se nemmeno ad oltre 70 anni dai fatti storicamente acclarati ed ormai accettati persino da ex-comunisti ed ex-partigiani come Pertini si vuole edulcorare, minimizzare, quasi giustificare delle bestialità assolute, significa che siamo un popolo senza spina dorsale. Vergognamoci di noi stessi.
Non abbiamo ne orgoglio ne dignitá personale Ce li ha distrutti lo spirito anarchico autoctono, ho sempre ragione, e l’insegnanza della chiesa a essere umili a far il nostro piacere per poi confessare e ricominciare o come adesso ad accettare tutto e tutte le religioni, andiamo a ricostruire il fitiro con i mussulmani come dice il papa. In veritá c`é un libro dll’illumunismo dal titlo “Memorie di una spia turca che visse a Parigi 40 anni senza essere scoperta” nel quale l’autore o gli autoriscrivono che annhe le perone piú sagge, piu esperte in scenza, piu intelligeti quando si parla di religione ritornano a essere bambini. Questi paraocchi mentali sono il verme che rode lo spirito dell’italiano , ed i migliori che si liberano da questo carcee mentale emigrano, al mio tempo erno i piu coraggiosi e lo verficai nele Americhe Nord e Sud dove non esiste il posto fisso, estrema ambizione del timico.
Ma nessuno si è chiesto cosa possono aver fatto gli istriani italiani (e spesso fascisti e oppressori) per aver avuto una simile sorte? A me sembrano più faide e vendette familiari che ora si vogliono tingere di colore politico.