Politica

Il conto in Albania

Il giustiziere degli scrocconi. Perché Giorgia ne esce alla grande

La premier viene pure contestata per aver pagato il conto lasciato da dei cafoni connazionali. Dovrebbe solo ricevere ringraziamenti

© master2 tramite Canva.com

Brava brava donna Giorgia ogni cosa sai far tu, se chi sbafa poi non paga il piè di lista copri tu. E avevano anche il coraggio di prenderla in giro, la nostra premier, siccome è andata in vacanza in Albania. Proprio loro, i compagni senza confini la sfottevano, ma loro in Albania non ci vanno, loro stanno a Capalbio dove gli extracomunitari non entrano se non come sguatteri. E poi, però, quando c’era lei, cari voi, le cose si aggiustavano: donna Giorgia fa cose, donna Giorgia paga conti. Ma fortuna che in Shqipëria c’è andata!!! (tre esclamativi, come usa il letterato generale Augello).

Situazione grottesca, il nostro capo del governo a Tirana un po’ a tirare il fiato e un po’ ad aggiustarsi con l’omologo locale, a difendere la nostra immagine, e, poco distante, il trionfo dell’italian style, un bivacco di magnaccioni si sfonda al ristorante, roba da 5 pasti al giorno, poi scappano tutti e lei prima sbianca, poi, da donna d’azione, reagisce ed agisce. All’inizio si diffonde un certo panico, perché circola la voce, malevola, comunista, che abbia mandato l’ambasciata italiana a pagare: tsk tsk, che fai, paghi sti svaccati coi soldi delle accise? Ma poi, ecco il colpo d’ala che spazza via illazioni e malignità: Giorgia ha pagato coi soldi suoi, incidente chiuso, bocche tappate.

Quel che va detto, va detto: donna Giorgia ne è uscita alla grande, nel modo più semplice, immediato, preciso. Laddove altri predecessori, anche non lontani, se mai si sarebbero uniti, per vocazione, per istinto, agli scrocconi (i quali però andrebbero rintracciati, sputtanati e presi a pedate nel culone farcito, perché non è possibile, dai). Eh, se solo la lasciassero fare, la nostra Donna Giorgia. Cos’è il governo? È fantasia, intuizione e velocità d’esecuzione: da una possibile figuraccia abissale, per colpa di quattro bestioni che immaginiamo simili a milanesi imbruttiti o a caricature di Checco Zalone, siam passati a un esempio di dignità, condita dalla sana cazzimma che non guasta: pare che, appena saputo della prodezza, Giorgia si sia incazzata come un rinoceronte, con tanto di commenti irriferibili, roba da gettarle le braccia al collo.

Ma vediamo come avrebbe reagito un altro premier nei suoi panni. Un democristiano da prima Repubblica avrebbe congiunto le mani, invitando al rispetto dei valori umani e cristiani. Un comunista, tipo Massimo D’Alema, l’avrebbe buttata sul disprezzo per comportamenti senza dubbio ascrivibili a certa subcultura di destra. Piero Fassino avrebbe sventolato il cedolino parlamentare. Mario Monti avrebbe lanciato una manovra lacrime e sangue per pura rappresaglia. Giuseppe Conte dal resort a 18 stelle avrebbe ribadito la necessità del reddito di vacanza per evitare simili incresciosi episodi. Mario Draghi avrebbe proposto la reintroduzione del greenpass così nessuno può scappare. Insomma tutti ci avrebbero girato intorno, fottendosene alla grande. Giorgia no. Lei fa cose, risolve problemi.

Poi cercano di farle le scarpe, la destra estrema lunatica le tira tra i piedi il petardo di un generale da operetta, considerandola traditrice di una tradizione francamente esaltata e fascistoide che Meloni mai ha praticato, per anagrafe e sensibilità personale. La nostra premier è tutto fuorché una fascista estetica, è se mai una della destra statalista provvidenziale e punitrice, in sintonia con la sinistra tassatora e moralistica ed è questo a preoccupare, e magari a sconcertare i quattro pirla liberali libertari che siamo, che ci ostiniamo a rimanere nel fraintendimento e nel disprezzo generale. E che questo generale Augello, subito pompato da qualche testata in odor di destra estrema, sia uscito dal nulla, fa ridere solo a dirlo: stanno cercando di contarsi, tempo una settimana e questo personaggino annuncerà un partito o movimento, salvo scoprire subito che i furibondi convinti che il loro eroe dice la verità “perché ha detto quello che penso io” sono pochini in prospettiva elettorale, solita pazza idea da golpetto all’italiana, dopodiché il momento Chiara Ferragni evaporerà.

Ma non divaghiamo: solo per dire che Giorgia è assediata da tutte le parti, dalla sua sinistra alla sua destra, l’Europa la tiene comunque nel mirino, Biden le spiega che finché lui tiene su la guerra in Ucraina lei può stare tranquilla, dopo non si sa, e ogni giorno un ministro apre bocca e purtroppo la usa e lei vorrebbe trasformarsi in Crudelia de Mon. E neanche oltre i sacri confini può trovar pace, se va quattro giorni a tirare il fiato trova subito i cialtroni che grufolano e scappano. A proposito, vuoi scommettere che questi qua son tutti della sinistra climatista e grattaculo, i parassiti che pretendono di venire mantenuti nelle loro crisi d’ansia, risolte solo al momento di fuggire come topi farciti dal ristorante?

Max Del Papa, 19 agosto 2023

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