Ve la ricordate Paola De Micheli, ministro dei Trasporti, che giusto un mesetto fa ci arringava sugli scuolabus sicuri? Mascherine obbligatorie, sanificazioni e finestrini aperti anche d’inverno per garantire l’areazione. La piddina aveva servito un assist per la battuta: se non per il Covid, i ragazzi la polmonite se la buscheranno per il freddo. La capienza dei mezzi? All’80%. Come da linee guida per il trasporto pubblico, ma in disaccordo con il Comitato tecnico-scientifico.
Poco male. Gli scienziati suggeriscono, la politica decide e dà le regole. Purché le regole non cambino a ogni piè sospinto e purché, dopo un mese, la politica non si accorga di aver combinato un pasticcio.
Già, perché in questi giorni stanno girando le immagini di autobus e metrò sovraffollati: gente addossata, ammucchiata, sia pur mascherata, come prima che scoppiasse la pandemia. E certo: chi deve andare a lavorare, mica può prendere il monopattino di Danilo Toninelli. Di qui, il pastrocchio: il governo non ha dato una mano (leggi risorse sufficienti) agli enti locali, affinché potessero procurarsi più vetture o più vagoni. D’altra parte, Asstra rileva che, se si abbassasse il limite di capienza al 50%, come qualcuno ipotizza, 275.000 passeggeri resterebbero a piedi. O col monopattino di Toninelli.
Nel pallone come Oronzo Canà, la De Micheli ha convocato per oggi pomeriggio un vertice con associazioni di categoria, Conferenza delle Regioni, Anci e Upi per “un confronto sulle misure di contenimento dei contagi sui mezzi pubblici”. Tempismo perfetto: la “ripartenza in sicurezza” è durata un mesetto; a ottobre inoltrato ci siamo accorti che le linee guida, decise poco più di 30 giorni fa, favoriscono i contagi. Ma se facciamo marcia indietro, impediamo alla gente di recarsi sul posto di lavoro. E intanto, mentre la De Micheli cerca il bandolo della matassa, gli italiani che, secondo il Dpcm in versione bugiardino, non devono invitare a casa più di sei persone, quando da casa escono si devono immergere nel bagno di folla sull’autobus o in metropolitana. A questo punto, mettiamo un addetto a mixare cocktail: almeno, la movida proibita per strada si potrà farla a bordo.
I finestrini, la De Micheli, farebbe bene ad aprirli per rinfrescarsi le idee.
Alessandro Rico, 14 ottobre 2020