Sulla questione dei prezzi il governo sta facendo una battaglia più che socialista, come ho definito ieri, quasi manzoniana. Oggi se ne accorge Luciano Capone, liberale del Foglio. Sebbene non condivida sempre alcuni suoi punti di vista, in questo caso sposo a pieno quanto scrive nel suo articolo “Il bluff clamoroso del governo e di Urso sui prezzi calmierati”.
Capone definisce la mossa del governo “un trucco buffo per prendersi i meriti della riduzione dell’inflazione che deriva dall’aumento dei tassi della Bce.” I prezzi sono alti ed è del tutto evidente, ma il fatto che il governo possa monitorarli e contingentarli pone dei dubbi ad ogni liberale che si rispetti, compreso Capone.
Sempre sui giornali di oggi si discute se l’aumento delle licenze possa o meno risolvere la questione dei taxi, ma sicuramente la cosa più interessante è la lotta del governo italiano contro l’algoritmo delle compagnie aeree che stanno aumentando i prezzi dei voli. Benissimo! Voi ci credete? Io no, anche perché sarebbe sbagliato. Il tema fondamentale è che non c’è (purtroppo) alcun un diritto ad andare ad Olbia. Se si è un cittadino di Olbia, di Cagliari o comunque un sardo potrebbe esserci l’interesse legittimo di avere una connessione con il proprio paese, ma per il resto è un interesse che deriva dalla domanda di mercato.
Bisognerebbe spiegare ai nostri politici di destra quello che scriveva Einaudi sui desideri che non riguardano il rapporto tra domanda e offerta in un mercato. Vaglielo a spiegare: lezioni di politica economica di Einaudi di un po’ di anni fa che evidentemente ignorano, pur considerandosi liberali di destra.
Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 5 agosto 2023