Commenti all'articolo Il governo sta aprendo troppo alla Cina. Sei indizi lo confermano
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Morfabi59
13 Marzo 2019, 10:40 10:40
Fantacazzole dettate dal servilismo italico nei confronti di Europa e Stati uniti da cui non riusciamo a liberarci, sono decenni che tonnellate di merci cinesi arrivano in Italia, sono decenni che s vendiamo la nostra sovranita’, sono decenni che regaliamo le nostre aziende agli stranieri, adesso improvvisamente diventa inopportuno fare trattati con la Cina, moralismi da sindrome di Stoccolma.
Giulio
11 Marzo 2019, 20:59 20:59
Le aziende “private” cinesi sono tutte sotto il governo cinese, rispondono al governo cinese e sono strumentali alla politica estera del governo cinese.
La Cina è un avversario politico, economico e militare di tutto l’occidente, siamo legati e vincolati agli Stati Uniti e ad altri paesi da un legame storico, culturale, economico, politico e militare; se l’Italia venisse considerata non più affidabile per la vulnerabilità delle sue infrastrutture di comunicazione allora verrebbe isolata politicamente perché non avrebbe più la fiducia dei suoi grandi storici alleati.
Entrare nella nuova via della seta cinese, cioè essere colonizzati dalla autoritaria Cina che dunque deciderà la nostra politica interna, è come se durante la guerra fredda l’Italia fosse entrata nel Comecon.
Orlo
11 Marzo 2019, 13:42 13:42
Insomma sti “giornaloni” come fanno,fanno sempre male. Ma siete sempre li a scrutarli perché,diciamocelo,sono gli unici che hanno ancora i soldi per permettersi degli approfondimenti seriamente svolti. Il sito “occhi della guerra”,ottimo strumento per le descrizioni dei palcoscenici bellici,anche se da inserire in un bouquet di strumenti informativi dal momento che nn sempre obiettivo,benché diretto da giornalisti del “il Giornale”,sta facendo una campagna di abbonamento per continuare il propio lavoro su livelli medio-alti. Ultimamente debbo dare atto al Sallusti senior di aver dato un taglio al clickbaiting e puntare ad un più prosaico approccio giornalisticamente classico,ma da Montanelli in poi lo strumento è facile alle derapate. Comunque bravi. Fatevi la vostra informazione,come altri fanno la loro. In uno Stato liberale il diritto di voce nn si nega a nessuno che nn voglia,smaccatamente,incitare le persone allo scontro fisico verso altre persone. Premessa lunga,ma arriviamo al “fattore Cina”. Io dico che le mosse che si stanno portando avanti nel governo verdellino,sul fronte delle alleanze internazionali,sia confusionario,ma nn capisco se sia per una sorta di deficienza politica,oppure sottostante una visione reale nn resa ben evidente ma che la messa in campo di personaggi molto pragmatici e preparati,con le idee ben chiare e decisi sulla via,denotante invece una visione molto politicamente connotante. Dal mio punto di vista,spero che il punto di rilievo sia il… Leggi il resto »
ARMANDO TERRAMOCCIA
11 Marzo 2019, 9:15 9:15
Caro CAPEZZONE , la seguo sempre con interesse . Mi permetta di dirle che forse Le è sfuggito qualcosa . Sono oltre 20 anni che la CINA è entrata nel nostro sistema portuale . Le è sfuggito il fatto che nel 1978 ( 22 anni fa ) l’EVERGREEN ( società di TAIWAN) ha comprato il LLOYD TRIESTINO ( Società FINMARE) ed è entrata con capitali nei porti di TARANTO, GIOIA TAURO , TRIESTE ,ecc.ecc.ecc. Che l’attuale Società ” ITALIA ” ex LLOYD TRIESTINO è sempre in mano a questi Cinesi Taiwanesi che la Cina non ha mai riconosciuto se non come una Sua Provincia. Caro Capezzone , sono oltre vent’anni che i Cinesi piano piano piano ci hanno invaso e comprato. Solo per una corretta informazione , nulla di più.
Fantacazzole dettate dal servilismo italico nei confronti di Europa e Stati uniti da cui non riusciamo a liberarci, sono decenni che tonnellate di merci cinesi arrivano in Italia, sono decenni che s vendiamo la nostra sovranita’, sono decenni che regaliamo le nostre aziende agli stranieri, adesso improvvisamente diventa inopportuno fare trattati con la Cina, moralismi da sindrome di Stoccolma.
Le aziende “private” cinesi sono tutte sotto il governo cinese, rispondono al governo cinese e sono strumentali alla politica estera del governo cinese.
La Cina è un avversario politico, economico e militare di tutto l’occidente, siamo legati e vincolati agli Stati Uniti e ad altri paesi da un legame storico, culturale, economico, politico e militare; se l’Italia venisse considerata non più affidabile per la vulnerabilità delle sue infrastrutture di comunicazione allora verrebbe isolata politicamente perché non avrebbe più la fiducia dei suoi grandi storici alleati.
Entrare nella nuova via della seta cinese, cioè essere colonizzati dalla autoritaria Cina che dunque deciderà la nostra politica interna, è come se durante la guerra fredda l’Italia fosse entrata nel Comecon.
Insomma sti “giornaloni” come fanno,fanno sempre male. Ma siete sempre li a scrutarli perché,diciamocelo,sono gli unici che hanno ancora i soldi per permettersi degli approfondimenti seriamente svolti. Il sito “occhi della guerra”,ottimo strumento per le descrizioni dei palcoscenici bellici,anche se da inserire in un bouquet di strumenti informativi dal momento che nn sempre obiettivo,benché diretto da giornalisti del “il Giornale”,sta facendo una campagna di abbonamento per continuare il propio lavoro su livelli medio-alti. Ultimamente debbo dare atto al Sallusti senior di aver dato un taglio al clickbaiting e puntare ad un più prosaico approccio giornalisticamente classico,ma da Montanelli in poi lo strumento è facile alle derapate. Comunque bravi. Fatevi la vostra informazione,come altri fanno la loro. In uno Stato liberale il diritto di voce nn si nega a nessuno che nn voglia,smaccatamente,incitare le persone allo scontro fisico verso altre persone. Premessa lunga,ma arriviamo al “fattore Cina”. Io dico che le mosse che si stanno portando avanti nel governo verdellino,sul fronte delle alleanze internazionali,sia confusionario,ma nn capisco se sia per una sorta di deficienza politica,oppure sottostante una visione reale nn resa ben evidente ma che la messa in campo di personaggi molto pragmatici e preparati,con le idee ben chiare e decisi sulla via,denotante invece una visione molto politicamente connotante. Dal mio punto di vista,spero che il punto di rilievo sia il… Leggi il resto »
Caro CAPEZZONE , la seguo sempre con interesse . Mi permetta di dirle che forse Le è sfuggito qualcosa . Sono oltre 20 anni che la CINA è entrata nel nostro sistema portuale . Le è sfuggito il fatto che nel 1978 ( 22 anni fa ) l’EVERGREEN ( società di TAIWAN) ha comprato il LLOYD TRIESTINO ( Società FINMARE) ed è entrata con capitali nei porti di TARANTO, GIOIA TAURO , TRIESTE ,ecc.ecc.ecc. Che l’attuale Società ” ITALIA ” ex LLOYD TRIESTINO è sempre in mano a questi Cinesi Taiwanesi che la Cina non ha mai riconosciuto se non come una Sua Provincia. Caro Capezzone , sono oltre vent’anni che i Cinesi piano piano piano ci hanno invaso e comprato. Solo per una corretta informazione , nulla di più.