Politiche green

Alla faccia dell'ambiente

Il green che inquina: enormi cimiteri di auto elettriche

Cimiteri auto elettriche Frame del video realizzato da Qilai Shen per Bloomberg

Se guardate al di là delle città cinesi di Hangzhou, vedrete una vista che ricorda un cimitero surreale: centinaia, se non addirittura migliaia, di veicoli elettrici, abbandonati e inutilizzati, accumulati in campi e parcheggi, un ricordo vivente dell’eccesso di produzione e del rapido sviluppo dell’industria dell’auto elettrica in Cina. “Sulle periferie della città cinese di Hangzhou, un piccolo tempio fatiscente si affaccia su un cimitero di source: un insieme di campi dove centinaia su centinaia di auto elettriche sono state abbandonate tra erbacce e rifiuti”, scrive Bloomberg in un reportage che fa molto discutere.

Il mistero delle auto elettriche abbandonate in Cina

Dai rapporti, sono emerse immagini inquietanti di auto elettriche abbandonate, molte delle quali ancora dotate di giocattoli peluche sui cruscotti, segno di un abbandono precipitoso. In alcuni casi, queste auto sono state lasciate abbandonate per così tanto tempo che le piante hanno iniziato a germogliare dai loro bagagliai.

Il parallelo con la crisi del bike-sharing del 2018

Questo scenario, ricorda molto la crisi del bike-sharing del 2018 in Cina, quando decine di milioni di biciclette vennero abbandonate dopo l’ascesa e il declino di startup sostenute da grandi tecnologie come Ofo e Mobike. La causa questa volta, tuttavia, sembra essere la bancarotta delle aziende di ride-hailing che possedevano questi veicoli, o l’obsolescenza imminente delle auto, nel momento in cui le case automobilistiche continuano a lanciare nuove auto elettriche con funzionalità migliori e autonomia più lunga.

Il mancato smaltimento delle auto elettriche

Il problema, se così vogliamo chiamarlo e in effetti lo è, sta tutto negli effetti di questo abbandono. Nonostante le intenzioni iniziali, e cioè virare sulle auto elettriche per ridurre l’inquinamento, la situazione attuale si è trasformato un problema ambientale. Basti pensare infatti che nel 2022 la Cina ha prodotto qualcosa come 6 milioni di veicoli elettrici o ibridi, arrivando ad occupare il 60% della flotta mondiale. Tante si trovano sulle strade, ma molte giacciono abbandonate.

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Non solo questi cimiteri di auto sono una vista sgradevole, ma la necessità di smaltimento delle auto elettriche riduce i loro benefici climatici: cambiare in continuazione auto elettrica, infatti, significa maggior produzione di emissioni inquinanti nelle fabbriche, il tutto annullando il vantaggio effettivo rispetto alle auto a combustione interna. Al netto dell’impatto ambientale per costruirle, che per le elettriche è molto più alto, queste producono un vantaggio in termine di minori emissioni solo dopo qualche anno di utilizzo. Se però, a causa del frenetico miglioramento della tecnologia, i privati sono spinti a cambiare spesso veicolo, questo beneficio non fa in tempo a verificarsi. Inoltre, le batterie esaurite di ogni veicolo contengono ingredienti preziosi come nickel, litio e cobalto, il cui smaltimento “green” resta ancora un punto controverso da risolvere.

Bloomberg riferisce che il governo di Hangzhou si è impegnato ad eliminare le auto, che hanno iniziato ad accumularsi nel 2019. Tuttavia, durante una visita alla fine dello scorso mese, i giornalisti hanno scoperto diversi siti pieni di auto elettriche abbandonate nei distretti di Yuhang e West Lake della città.

Il green che inquina

Sembra che il grande push della Cina per diventare un gigante dell’auto elettrica abbia lasciato dietro di sé un panorama di obsolescenza e sperpero. La discarica di veicoli a batteria è un ricordo tangibile del rapido ritmo con cui l’industria si sta sviluppando e un monito per il futuro. Anche per l’Europa. Per spingere i consumatori ad acquistare le elettriche, infatti, la Cina dagli anni 2000 ha avviato una politica di sconti ed agevolazioni, oltre che politiche per limitare le auto a benzina e diesel, che hanno fatto esplodere il mercato e fatto nascere tanti produttori. Più o meno lo stesso approccio del Green Deal europeo. Non è che tra qualche anno ci ritroveremo anche in Ue cimiteri di auto a batteria inutilizzate?