La normalità con cui vengono accettate nuove limitazioni alle libertà personali che normali non sono e costituiscono invece pericolosi precedenti, è sconvolgente tanto quanto la caparbietà dello Stato a imporre regole che, se ci fossero state prospettate solo un anno e mezzo fa, non avremmo avuto remore a definire anticostituzionali e liberticide.
Come funzionerebbe
Il diritto di libero movimento all’interno del territorio nazionale, dopo essere stato messo in discussione dal blocco di spostamenti prima tra regioni e poi tra comuni, subisce un ulteriore attacco – se vogliamo ancor più grave – con l’introduzione del pass per muoversi tra regioni. Secondo quanto previsto nella bozza del nuovo decreto, dovrebbe infatti essere introdotto un pass per gli spostamenti tra zona arancione e rossa: “gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori delle Regioni e delle Province autonome collocati in zona arancione o rossa sono consentiti ai soggetti muniti delle certificazioni verdi”.
Un pass verde che potrà ottenere solo chi è guarito dal covid, vaccinato o chi si è sottoposto a un tampone nelle 48 ore precedenti. Si sta discutendo la forma del pass, se sarà una card, un’app con codice qr o un foglio da stampare ed esibire. L’alternativa è l’utilizzo dell’app IO già usata per il cashback che sarebbe ancor più grave perché obbligherebbe a scaricare un’app per muoversi all’interno della propria nazione.
Dubbi di costituzionalità
La scelta della carta verde da utilizzare tra regioni è sbagliata nel principio poiché limita ulteriormente le libertà dei cittadini, ha un profilo di dubbia costituzionalità ed è l’ennesima imposizione da parte dello Stato. Inoltre, comporta una serie di conseguenze pratiche che rischiano di danneggiare ulteriormente il tessuto economico già messo a dura prova dalla pandemia. Prendiamo il caso del turismo e mettiamoci nei panni di un turista straniero che deve venire in vacanza nel nostro Paese; con quale voglia sceglierà l’Italia se gli stessi cittadini italiani non possono muoversi liberamente all’interno dei confini nazionali?