Esteri

Il leader di Hamas che guidò il massacro? Era un dipendente Unrwa

L’Idf mostra i documenti trovati nella Striscia di Gaza. Cosa dirà adesso l’Onu? Chi era il terrorista ucciso dai raid israeliani

Leader hamas terrorista Unrwa © Dmitry Epov tramite Canva.com

Il portavoce dell’esercito israeliano ha confermato l’uccisione di Muhammad Abu Attawi l’uomo di Hamas che ha guidato il massacro al rifugio vicino al Kibbutz Re’im. Durante questo attacco furono uccisi barbaramente 16 civili e 4 presi in ostaggio, tra cui Hersh Goldberg-Polin, ucciso il mese scorso da Hamas. Ma oltre a capo terrorista, qual era l’occupazione ufficiale di Muhammad Abu Attawi? Dipendente dell’Unrwa.

Pertanto, l’attacco al rifugio vicino al Kibbutz Re’im è stato guidato da un dipendente dell’Onu, il famoso organismo internazionale nato per salvaguardare la pace nel mondo e che oltre a condannare Israele un giorno sì e l’altro pure ha anche terroristi assassini nel libro paga. A dirlo non sono io ma la stessa Unrwa che, davanti all’evidenza, ha confermato che il terrorista affiliato ad Hamas Muhammad Abu Attawi, ucciso mercoledì dall’Idf, era un suo dipendente.

L’Idf e Shin Bet hanno comunicato che Attawi, comandante della Forza Nukhba di Hamas, era impiegato dall’Unrwa dal luglio 2022 anche se oltre a quella di terrorista assassino non si è mai capito quale fossero le sue mansioni, oltre a ritirare lo stipendio, in seno all’organizzazione delle Nazioni Unite. Secondo l’IDF Muhammad Abu Attawi era il comandante della Brigata al-Burij dei Campi Centrali e ora sono stati resi noti i documenti che lo dimostrano.

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L’Unrwa ha confermato che il nome di Attawi era anche incluso in una lettera che l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi ha ricevuto da Israele già a luglio del 2024, lettera che includeva un elenco di 100 membri del personale che facevano anche parte di gruppi armati, tra cui Hamas. Il portavoce dell’Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha aggiornato i media stranieri in merito alle malefatte dei dipendenti Unrwa affermando che Israele ha chiesto chiarimenti urgenti ai funzionari delle Nazioni Unite riguardo al coinvolgimento degli operatori dell’UNRWA nel massacro del 7 ottobre. Chiarimenti che stentano ad arrivare: forse Philippe Lazzarini, il Commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino Oriente, ancora non ha capito bene quale pezza usare questa volta per coprire ciò che l’organizzazione che dirige ha combinato nella Striscia di Gaza negli ultimi anni?

Una cosa è certa, fra Unrwa nella Striscia di Gaza e Unifil nel sud del Libano probabilmente anche la stessa Onu dovrebbe dichiarare se non bancarotta almeno un fallimento su tutti i fronti.

Ma questo non può comunque accadere perché il suo segretario, António Guterres, quello che ogni volta che sente la parola Israele ha un capogiro, è attualmente impegnato a prostrarsi davanti a Putin dimenticando, si fa per dire, che sul suo ospite di prestigio pende un mandato di cattura emesso dalla Corte Penale Internazionale, altro organo che dipende dall’organizzazione che di cui è segretario. Come diceva Ennio Flaiano la situazione è grave ma non è seria.

Michael Sfaradi, 26 ottobre 2024

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