Commenti all'articolo Il lettore che mi augura la morte

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brasello
brasello
8 Maggio 2019, 10:39 10:39

Ho dimenticato la chiosa. La morte non è poi un pensiero così sgradevole, se serve a separarci da questa massa di idioti. con la speranza che, nell’aldilà (se esiste), ci sia un minimo di selezione all’ingresso e il Morsucci (e simili) venga ammesso ma relegato in uno spazio apposito.

brasello
brasello
8 Maggio 2019, 10:32 10:32

caro Porro, noi viviamo in una società che ha perso i suoi valori tradizionali e per colmare il vuoto lasciato, se ne crea di nuovi. in un mondo avviato all’ateismo bisogna crearsi dei nuovi Messia da seguire stolidamente. Una volta l’oppio dei popoli era la religione (una fiction inventata millenni orsono piena di eventi mirabolanti e inverosimili non meno di Harry Potter, ma che per il fatto stesso di essere narrati da millenni vengono presi per buoni). Adesso invece ognuno può scegliere il suo guru personale (oggi si chiamano influencer): chi segue la Ferragni, chi segue una ragazzina norvegese autistica , chi qualche salvatore del mondo vegano. Gente che non ha nulla da offrire se non la propria inutile persona viene elevata a idolo delle folle idiote. Elon Musk e Steve Jobs, sono anch’essi dei guru seguiti da masse isteriche – non so come altro definire chi sta in coda tutta notte per comprare un telefono da 1000 euro senza poterselo permettere o chi si compra un’auto elettrica credendo così di salvare il mondo – ma almeno hanno prodotto qualcosa.
Concludendo, questo Morsucci è sono un degno esponente delal succitata questa massa acefala che sposa una causa e dedica tutte le sue energie e i suoi due neuroni a difenderla con una violenza degna di miglior causa.

Orlo
Orlo
7 Maggio 2019, 14:49 14:49

Eheheh…caro Porro,pure sulla tua “morte” i tuoi fideisti hanno trovato il modo di anteporre la loro “Battaglia contro i gretini”!!!
Nn preoccuparti,le tue idee nn moriranno con te…ormai sei entrato nei loro cuori e porteranno avanti tutto ciò che il “Porresimo” instillerà sotto forma di verbo…sto scherzando neh!!!…nn pubblicarmi la mail… :)

Sandra
Sandra
7 Maggio 2019, 7:36 7:36

Voltaire diceva: “Non la penso come te …ma darei la vita per farti dire quello che pensi.”. Questo signore invece vorrebbe vedere chi non la pensa come lui non poter mai esprimere le proprie idee fino al giorno della propria morte ( non le augura la morte Porro, fa peggio…la morte la augura alle sue idee ).Non amo particolarmente questi commenti così violenti, noto con rammarico però che sui siti in generale , anche questo, spesso ci sono commenti poco rispettosi ( es. la Murgia sepolta da insulti) se ne faccia una ragione. Semplicemente in questo caso è toccato a lei.

Cesare Pieraccini
Cesare Pieraccini
7 Maggio 2019, 3:17 3:17

Persona senza spina dorsale. “Mi limito a un vergognatevi” dopo aver augurato la morte. Mollusco.
Oggi in certi ambienti e`normale augurare la morte, ma non sanno che arriva per tutti e quanto meno l`aspetti e non dipende da me o da quel torsolo che apre bocca.
Sapete un fatto! Qui in Brasile l`altro giorno una modella famosa e`andata con il marito e i suoi due cagnolini in mare con il Catamarano, un cagnolino e`finito in mare e lei si e`tuffata per recuperarlo, il mare era tempestoso ed anche il marito si e`gettato, ma si e`salvato, la donna no e`stata recuperata il giorno dopo. Morale: Esci di casa e non sai se torni la sera ed e`cosi`in tutto il mondo, non ci sono distinzioni. Quindi il signore che augura la morte pensi bene a quello che dice!

Andrea
Andrea
7 Maggio 2019, 1:39 1:39

Porta pazienza… Scusami se ti do del tu, ma siamo più o meno coetanei, credo, oppure ce li portiamo bene entrambi. Quel commento lì potrebbe averlo scritto mio figlio (ovviamente no!), come anche il tuo, forse, purtroppo… Non hai idea delle idiozie con cui mio figlio (verace in ciò più che vero) mi apostrofa, denigra, contesta, biasima, dispregia…
Detto questo, io ti proporrei una sincera e schietta riflessione. I ventenni di oggi sono i bimbi del telefono azzurro, quelli che non potevamo permetterci di educare se non seguendo i canoni di quello che era il “politicamente corretto” di 20 anni fa, quando non sapevamo ancora identificarlo perché non aveva ancora un nome.
Cosa ne facciamo?
Una volta acquisita la loro assoluta inutilità, non possiamo certo smettere di amarli. Darli in pasto ai coccodrilli, oppure rimetterli nel circolo dell’umido non è cosa buona e, forse, neppure giusta.
Dunque: che cosa ne facciamo?

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