Il libro (stile Orwell) che mostra gli orrori della Società Corretta

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Sulla scia dei grandi romanzi distopici tipo 1984 e Brave new world, Mario A. Iannaccone ne ha fatto uno singolare ma altrettanto agghiacciante. Ha immaginato cioè, in qual mondo ci toccherà vivere se l’ideologia angloamericana detta woke dovesse stendersi e prevalere. La cosa grottesca è quanto segue: quando c’era l’Urss la gente scappava in Occidente; ora, che fai, scappi in Russia? Paradossi della storia, ma sempre sulla pelle dei poveracci.

In effetti, lo stretto legame che esiste in Russia tra il Trono e l’Altare, fin dai tempi del  cesaropapismo bizantino, fa sì che nella Terza Roma (come da allora gli ortodossi russi amano chiamarsi) il clero sia sotto il controllo dello Stato, ma anche viceversa: lo Stato deve fare i conti col consenso popolare che ha il clero. Da qui, niente woke in Russia. Tornando al romanzo, Iannaccone è un fior di ricercatore saggista e, se fate un giro in internet, vedrete quanto sia capace di fare libri definitivi (talmente completi, cioè, che nessuno può aggiungere una virgola), tipo, per dirne uno, La rivoluzione psichedelica (Ares). O, passando alla narrativa, il ciclo dei gialli dell’ispettore Brigante, la cui ricostruzione storica (anni Sessanta) è semplicemente perfetta.

Il romanzo distopico di cui dicevamo è La Fuga (Il Timone, pp. 400, €. 21). Vi si immagina una Milano tra mezzo secolo, oppressa dalla Società Corretta, il cui simbolo è un unicorno arcobaleno e il motto «Andrà tutto bene». Tutta la vita è regolata da chip a cui niente-ma-proprio-niente sfugge, compresi gli stati d’animo, droni di sorveglianza e una polizia che se mostri segni di devianza ti porta nei campi di rieducazione. I media sono parte integrante dell’asfissia. I neonati possono essere ceduti alla Scienza (pratica incoraggiata e che fa acquisire crediti. Dopo i cinquant’anni si può scegliere di essere terminati per cedere i propri crediti a chi si vuole. Detti crediti sono attribuiti da sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale in base alla scala di adesione entusiasta alla Correttezza obbligatoria.

Perciò la società è praticamente divisa in caste contrassegnate da un diverso colore (arcobaleno) e si può ascendere o calare nel punteggio. La religione è permessa solo nel Vaticano per non offendere gli altri culti. I protagonisti della nostra storia lavorano alla digitalizzazione dei libri e alla scelta di quelli che, in omaggio alla Correttezza, devono essere distrutti (ogni riferimento alla c.d. cancel culture è puramente voluto). Proprio a furia di leggerli si rendono conto che c’è stato un tempo in cui la vita non era così. Grazie a uno scienziato che li isola informaticamente quanto basta per avere il tempo di scappare, cominciano un’avventurosissima fuga per superare il Green, il muro virtuale che divide il Mondo Corretto da quello abbandonato a se stesso. Chi vive in quest’ultimo non ha nemmeno l’elettricità, niente regole ed è il frutto di un calcolo: le Autorità hanno giudicato che andare a stanarli costava troppo all’erario. Per il momento.

In questo ambiente tornato allo stato di natura la sopravvivenza è problematica ma si svolge tra i ruderi di quella che un tempo era stata una grande civiltà e almeno vi si respira. Da qui la speranza con la minuscola può rinascere. Qui, almeno, nessuno viene a toglierti i figli perché giudicati non sufficientemente «fluidi». Buona lettura.

Rino Cammilleri, 27 maggio 2022

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