Trasuda libidine del potere da questa prosa napoleonica grondante irrisione: il sostegno finanziario non mette insieme manco le briciole di un’elemosina, 100 milioni a fronte di perdite già maturate per 4 miliardi, Giuseppi ha un suo senso dell’umorismo, l’umorismo carogna del potere, gli è venuto subito insieme alla faccia arrogante e ai modi del parvenu che la fa pagare al mondo. Quanto alla curva epidemiologica che “rischia” di salire, abbiamo già capito che le discoteche sono solo un debutto, in ballo c’è tutt’altro. E qui casca l’asino, perché Giuseppi, nella sua mania di strafare, di strachiudere, forse non ha calcolato che le regioni sulle quali scarica il barile della sua incompetenza sono in buona parte quelle in odor di alleanza elettorale: Lazio, Puglia, Toscana, eccetera. Come si spiega? Non si spiega, a meno che le mene del Conte puntino da tutt’altra parte e lui tiri a sabotare pro domo sua, per le ragioni che sa lui, ma che paghiamo tutti. Quo usque tandem, Giuseppi, abutere patienta nostra? Quo vadis, Giuseppi? Cui prodest, Giuseppi, se quando il gioco si fa duro, le disco smettono di aprire?
Max Del Papa, 20 agosto 2020