Commenti all'articolo Il miglior alleato del fascismo? L’antifascismo
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David Tuci
15 Novembre 2019, 19:33 19:33
“Forse occorre rivedere i poteri concessi al presidente di nominare senatori a vita (Giorgio Napolitano, il cui senso dello Stato non era quello dei piemontesi Einaudi e Saragat, ne nominò quattro tutti di sinistra, per rafforzare il traballante Governo Prodi)”
Peccato che il governo Prodi sia caduto all’inizio del 2008 e Napolitano abbia nominato quattro senatori a vita (due dei quali non di sinistra “strictu sensu”) nel 2013.
Professori, la stimo, ma si risparmi queste cantonate.
marcor
12 Novembre 2019, 12:44 12:44
E’ l’antifascismo militante, ultimo totem a cui si aggrappa l’attuale oligarchia al potere, a volere la presenza di organizzazioni fasciste e a permettere fenomeni di folklore e di nostalgismo come quello di Predappio, per poter giustificare la sua esistenza.
rosario nicoletti
12 Novembre 2019, 12:28 12:28
Condivido ogni parola. E sottolineo che il clima di odio – del quale sarebbero colpevoli i “fascisti” – è alimentato dalle quotidiane trovate degli “antifascisti”.
Valter
11 Novembre 2019, 21:06 21:06
La commissione Segre è solo la commissione voluta dai “mozzalingue” ex-post-comunisti. Alla Senatrice Segre tutta la solidarietà ed il rispetto di ogni liberale, tuttavia la stima nei suoi confronti sarebbe stata ancora maggiore se una come lei, vittima di persecuzione, avesse speso una parola anche per gli infoibati in occasione della Giornata del Ricordo, così come se Mattarella, nelle sue esternazioni, fosse stato meno strabico.
lucia
11 Novembre 2019, 18:15 18:15
È propio vero: il problema di fondo è la mancata applicazione delle leggi che già
sono in vigore per stoppare gli esagitati, i paranoici e quelli che insultano perché non sanno esprimere idee se non offendendo, oppure usano simboli del passato per rendersi più visibili. Il voler classificare la violenza è solo un modo per sminuirla( parlo per tutti i tipi di violenza perché la violenza anche quella verbale è solo violenza)
Italo Lanza
11 Novembre 2019, 17:59 17:59
Egr. Sig. SAL, condivido con lei che lo Stalinismo non centra nulla con il Comunismo Marxista, ma fu la sua degenerazione. Pur tuttavia il Comunismo Marxista, pur avendo una costruzione logica e filosofica rigorosa, dal punto di vista economico non è attuabile. Infatti bisogna considerarlo un movimento politico extraparlamentare, dove, nel migliore dei casi, il potere è esercitato da un leader eletto dai rappresentanti del Comitato Centrale, espressione della volontà di tutto il partito. Per fare un esempio, l’asserto marxista che “ognuno lavori secondo la proprie capacità e che ad ognuno venga dato secondo i propri bisogni” è un ottimo principio, ma inattuabile. Infatti chi decide quali sono i miei bisogni?; non credo che mi lascino libero di decidere, perché potrei abusarne e prendermi tutto quello che mi piace. E’ inevitabile quindi che lo decida un comitato di esperti ed è così che nasce la dittatura e la fine della libertà. Se poi facciamo esaminare il sistema comunista a degli economisti, per la maggioranza dei più autorevoli non è per nulla attuabile. Può essere considerato solo un’ipotesi filosofica di come potrebbe essere una società perfetta senza le contraddizioni dei conflitti economici, ma in realtà l’uomo comune è mosso non da ideali, ma interessi personali, non sempre conciliabili con l’interesse generale. Mi rendo conto che molti si sono sacrificati fino a… Leggi il resto »
“Forse occorre rivedere i poteri concessi al presidente di nominare senatori a vita (Giorgio Napolitano, il cui senso dello Stato non era quello dei piemontesi Einaudi e Saragat, ne nominò quattro tutti di sinistra, per rafforzare il traballante Governo Prodi)”
Peccato che il governo Prodi sia caduto all’inizio del 2008 e Napolitano abbia nominato quattro senatori a vita (due dei quali non di sinistra “strictu sensu”) nel 2013.
Professori, la stimo, ma si risparmi queste cantonate.
E’ l’antifascismo militante, ultimo totem a cui si aggrappa l’attuale oligarchia al potere, a volere la presenza di organizzazioni fasciste e a permettere fenomeni di folklore e di nostalgismo come quello di Predappio, per poter giustificare la sua esistenza.
Condivido ogni parola. E sottolineo che il clima di odio – del quale sarebbero colpevoli i “fascisti” – è alimentato dalle quotidiane trovate degli “antifascisti”.
La commissione Segre è solo la commissione voluta dai “mozzalingue” ex-post-comunisti. Alla Senatrice Segre tutta la solidarietà ed il rispetto di ogni liberale, tuttavia la stima nei suoi confronti sarebbe stata ancora maggiore se una come lei, vittima di persecuzione, avesse speso una parola anche per gli infoibati in occasione della Giornata del Ricordo, così come se Mattarella, nelle sue esternazioni, fosse stato meno strabico.
È propio vero: il problema di fondo è la mancata applicazione delle leggi che già
sono in vigore per stoppare gli esagitati, i paranoici e quelli che insultano perché non sanno esprimere idee se non offendendo, oppure usano simboli del passato per rendersi più visibili. Il voler classificare la violenza è solo un modo per sminuirla( parlo per tutti i tipi di violenza perché la violenza anche quella verbale è solo violenza)
Egr. Sig. SAL, condivido con lei che lo Stalinismo non centra nulla con il Comunismo Marxista, ma fu la sua degenerazione. Pur tuttavia il Comunismo Marxista, pur avendo una costruzione logica e filosofica rigorosa, dal punto di vista economico non è attuabile. Infatti bisogna considerarlo un movimento politico extraparlamentare, dove, nel migliore dei casi, il potere è esercitato da un leader eletto dai rappresentanti del Comitato Centrale, espressione della volontà di tutto il partito. Per fare un esempio, l’asserto marxista che “ognuno lavori secondo la proprie capacità e che ad ognuno venga dato secondo i propri bisogni” è un ottimo principio, ma inattuabile. Infatti chi decide quali sono i miei bisogni?; non credo che mi lascino libero di decidere, perché potrei abusarne e prendermi tutto quello che mi piace. E’ inevitabile quindi che lo decida un comitato di esperti ed è così che nasce la dittatura e la fine della libertà. Se poi facciamo esaminare il sistema comunista a degli economisti, per la maggioranza dei più autorevoli non è per nulla attuabile. Può essere considerato solo un’ipotesi filosofica di come potrebbe essere una società perfetta senza le contraddizioni dei conflitti economici, ma in realtà l’uomo comune è mosso non da ideali, ma interessi personali, non sempre conciliabili con l’interesse generale. Mi rendo conto che molti si sono sacrificati fino a… Leggi il resto »