Politica

Il mistero dei liberali pro restrizioni

L’Italia primo Paese in Ue a introdurre l’obbligo vaccinale. Come noi solo il Turkmenistan

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Fa specie vedere quante persone che a parole si definiscono liberali siano favorevoli a obblighi, restrizioni, chiusure che appartengono più ai paesi comunisti come la Cina che alle democrazie liberali occidentali.

L’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 (siamo il primo paese in Europa a introdurre una misura di questo genere) è stato accolto da un coro di assensi sulla falsariga di quanto era già accaduto con il green pass e il super green pass. Non comprendere che il punto non è più il vaccino ma il modello di società che si sta costruendo, significa avere una visione a corto raggio. Il modus operandi che si sta portando avanti da ormai due anni con l’approvazione di misure impattanti sulla vita dei cittadini attraverso decreti legge, rappresenta un pericoloso precedente per la vita democratica di un paese e ciò che preoccupa di più è la costante deriva illiberale a cui stiamo assistendo. Una deriva che avviene non solo nel silenzio di tanti liberali ma addirittura con la loro approvazione e complicità.

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