Salute

Il mistero dei morti in eccesso (e non a causa della guerra) - Seconda parte

Ritornando allora al commento riportato all’inizio di questo post non si capisce perché i morti della guerra in Ucraina debbano cancellare i morti dovuti alla “dittatura” sanitaria. Perché i dati mostrano un aumento straordinario di vite umane perse e di un ordine di grandezza addirittura maggiore perché lo stesso fenomeno è rilevato ovunque in Europa, America e anche Asia.

Ovviamente, ci sarebbero poi anche i dati dei sistemi di rilevazione dei danni da vaccini come VAERS in America e Eudravigilance in Europa, di cui invece un poco si è parlato persino in alcuni talk show. Anche questi convergono a indicare alcune decine di migliaia di morti in più nel 2021 in Europa e in America (più di 20mila in entrambi i casi e in aggiunta un numero maggiore di persone rese disabili segnalate dopo la vaccinazione).

Abbiamo quindi tre tipi di fonti di dati, quelli della vigilanza sugli effetti avversi specificamente dei vaccini, quelli di Mortalità totale di EuroMomo e quelli delle Assicurazioni Vita che mostrano un aumento straordinario di morti nella popolazione che lavora. Si tratta in Europa di aumento di oltre 40mila morti sotto i 65 anni. Questo può essere probabilmente traslato, proporzionalmente, in un aumento di forse 6-8mila morti in più in Italia nel 2021 (nella fascia sotto i 65 anni). Sono dati clamorosi e il fatto che si tratti di “infarti” e non di morti sotto una bomba non li rende meno drammatici (anche perché non sono limitati ad una regione del mondo e quindi sono molti di più numericamente).

Bisogna quindi cominciare a indagare le responsabilità di queste decine di migliaia di morti. La perdita di vita umane, di vite di persone giovani e adulte in buona salute nel corso del 2021 non può essere nascosta. Non si possono usare ora i morti in Ucraina per dire che non è successo niente di particolare o di grave con le vaccinazioni di massa imposte.

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