Il mistero delle banche centrali: 50 volte più soldi in 50 anni

Paolo Becchi e Giovanni Zibordi rispondono alle osservazioni mosse da Claudio Romiti su questo sito

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Le borse aspettano il risiko

Fa sempre piacere trovare commenti e osservazioni anche critiche a quello che si scrive e quando si menziona la “moneta”, come viene creata e da chi, spesso le critiche non mancano perché è un tema spinoso. Claudio Romiti nel commentare un nostro pezzo riporta un pensiero molto diffuso quando evoca “inondazioni di moneta” che portano a Venezuela, Argentina e Weimar. Per nostra fortuna vengono arrestate dalla Banca Centrale Europea (e le altre Banche Centrali prima di lei), questa la conclusione.

Scrive Romiti: ” (…) se fosse così facile far precedere l’aumento della ricchezza prodotta da vere e proprie inondazioni di moneta, perché nessuno al mondo – tranne alcuni Paesi finiti in bancarotta – segue in modo deciso questa semplicissima strategia? Probabilmente ciò che è accaduto in anni recenti in Argentina e Venezuela, e in passato in Germania con la Repubblica di Weimar, allorché in pochi anni il marco si svalutò un bilionesimo di volte, rappresenta un monito tangibile (…)

 Qui sotto abbiamo incollato l’andamento della quantità di soldi in banca in Europa dal 1970.

“L’indipendenza delle banche centrali” data dagli anni ‘70 in Francia e dal 1981 in Italia e nel resto d’Europa più o meno in quel periodo tutti i governi hanno lasciato “indipendenti” le Banche Centrali da ogni controllo, libere di fare tutto quello che credono. Come si può vedere, c’è stata un “inondazione di moneta” in Europa, perché i soldi in banca (che le statistiche misurano come “M3”) sono passati da 300 a 16mila miliardi, aumentando di circa 50 volte.

Questi sono i soldi nei conti bancari di ogni genere, includendo conti di liquidità e pronti contro termine ed escludendo i titoli e fondi. Una quantità enorme di denaro è stata creata, senza che gli economisti, gli esperti e le Banche Centrali stesse avvertissero tutti noi del tremendo pericolo del Venezuela. Parliamo di 16mila miliardi di euro che oggi ci sono in banca e nel 1970 non c’erano. Questo dato include anche Germania, Austria, Danimarca, Olanda, paesi virtuosi e con deficit pubblici più bassi di noi. Anche da loro i soldi in banca si sono moltiplicati di decine di volte.

Dal 1970 ad oggi però il tenore di vita della maggioranza della popolazione, anzi in qualche modo di tutti, è aumentato molto, in alcuni paesi di più e altri di meno, ma rispetto a 50 anni fa è stato fatto molto progresso economico. Nonostante la terribile “moneta” sia esplosa di circa 50 volte, da 300 a 16mila miliardi. Le domande che vorremmo porre a chi, appena senta parlare del fatto che si “crea moneta”, invoca lo spettro di Venezuela, Argentina e Weimar sarebbero queste:

1. chi ha creato questa “inondazione di moneta”?

2. era meglio non farlo e lasciare che i soldi in banca fossero sempre la stessa quantità del 1970?

3. se invece i soldi vanno continuamente aumentati (come è ovvio da questo grafico) chi dovrebbe crearli?

A questa ultima domanda abbiamo risposto in questo pezzo, alle prime due siamo curiosi della risposta di Romiti.

Paolo Becchi e Giovanni Zibordi, 4 settembre 2023

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