Tuttavia le cautele in Florida non sono scomparse – qui un elenco delle linee-guida, facilmente imitabili per chi si volesse ispirare, del “Plan for Florida’s Recovery”: https://floridahealthcovid19.gov/plan-for-floridas-recovery/ – ma si è optato per un modello che responsabilizza al massimo le autorità locali. Le quali, prima di poter chiudere, e al massimo fino al 50%, la capacità operativa di qualsiasi attività imprenditoriale, devono tenere conto di due condizioni stringenti: valutare l’impatto del danno economico sull’imprenditore e presentare motivazioni concrete alla base dei provvedimenti. Anche le imprese private sono state sensibilizzate con una serie di prescrizioni che vanno dalle sanificazioni costanti di utensili, arredi e locali fino alla facoltà di imporre l’uso delle mascherine, in base al tipo di attività e ai servizi svolti.
Tra le altre riforme in arrivo, non sanitarie ma legate allo scenario pandemico, c’è il controverso Anti-Riot bill, che lo stesso Desantis ha definito “la riforma più forte mai varata” nel suo Stato: chiunque assalti un ufficio della polizia o si dedichi ad attività vandaliche, verrà immediatamente arrestato e processato, senza possibilità di uscita su cauzione. Ma forse, a far innamorare di Desantis l’elettorato del Gop, basterà una sola frase: “La Florida ha restituito a tutti il diritto di lavorare”.