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Il “modello italiano”? Siamo quarti al mondo per contagi

La speciale classifica dell’Oms conferma: le folli regole italiane non ci salvano dal contagio

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Il modello italiano? Un successo. Non solo siamo stati a lungo primatisti per decessi da Covid su milione d’abitanti; adesso ci possiamo anche beare di essere nella top 5 (precisamente, al quarto posto) per numero di nuovi contagi registrati in una settimana. Ovviamente, il calcolo degli infetti dipende anche da quanto si traccia, cioè da quanti tamponi si effettuano. E il nostro Paese, complice la giungla di regole sul green pass e super green pass, da qualche mese ha registrato un aumento esponenziale dei test, che contribuisce ovviamente a far lievitare il conteggio, portandoci oltre il milione di contagiati in 7 giorni. Però se qualcuno deve spacciare quello italiano come il miglior sistema del mondo, beh: che almeno la cosa abbia un qualche fondamento numerico.

L’Oms ha stilato la sua speciale classifica prendendo il periodo compreso tra il 3 gennaio e il 9 gennaio dell’anno nuovo. Bene. È Biden ad avere questo particolare primato (se ci fosse stato Trump alla Casa Bianca, cosa avrebbero scritto i giornali nostrani?): negli Stati Uniti ci sono 4,6 milioni di nuovi casi in 7 giorni, con un aumento del 73% rispetto alla settimana precedente. Al secondo posto si classifica Macron, con 1,6 milioni di casi e un incremento del 46%. Poi viene il Regno Unito di BoJo (1,2 mln di casi; 10% di aumento), che però non ha chiuso praticamente nulla e non si è quasi mai preoccupato del “numero di contagi” tra i sudditi di Sua Maestà. E infine i Mario Draghi Boys, ovvero noi: l’Italia vanta 1,01 milioni i nuovi casi in 7 giorni, in aumento del 57% (poco sopra la media globale del +55%), riuscendo a fare peggio dell’India. Il tutto nonostante le folli di regole di cui vi parliamo ogni sacrosanto giorno.

La classifica dell’Oms conferma comunque ciò che dovrebbe essere ovvio a tutti: le misure di mitigazione, specialmente in uno scenario in cui comincia a farla da padrona la variante Omicron, non funzionano. Non si può fermare il vento con le mani. Non si può arginare il virus a colpi di stadi deserti, discoteche chiuse e mezzo Paese messo in lockdown di fatto, per colpa di quarantene e autoisolamenti. Eppure, la parola d’ordine, alle nostre latitudini continua a essere questa, nonostante le conversioni di Regno Unito e Spagna: guai a trattare il Covid come un’influenza…