Cronaca

Il mondo Lgbt frigna per i vasi vandalizzati. Ma Pro Vita cosa dovrebbe dire?

Piantolini, accuse e sceneggiate. Ma la galassia arcobaleno dimentica che il mondo non gira intorno a lei

Il mese di giugno è ormai stato ribattezzato Pride Month, il mese dell’orgoglio Lgbt. Coloro che si lamentano di essere sotto minaccia, di essere esclusi dal dibattito nazionale, di essere ostracizzati dalle destre, hanno un intero mese dedicato e la possibilità di monopolizzare l’attenzione delle grandi città con parate di ogni tipo, spesso immuni al buonsenso. Ebbene, quella minoranza che sembra maggioranza coglie ogni piccola opportunità per abbondare di vittimismo, indossando rapidamente i panni dei martiri. L’ultimo piantolino, l’ennesima sceneggiata è avvenuta ieri. Il motivo? Alcuni vasi decorati con i colori della bandiera arcobaleno posizionati a piazza dell’Esquilino dal Servizio Giardini del Dipartimento Tutela Ambientale, in occasione del Roma Pride, sono stati vandalizzati.

Un attacco indescrivibile, la morte della democrazia, lo zenit dell’omofobia. Nei comunicati stampa e nei post pubblicati sui social è stato un rincorrersi di sparate. Naturalmente non è venuto meno l’inserimento politico, quale occasione migliore per parlare di clima ostile e aleggiare un coinvolgimento delle destre, dei fascismi. La filippica è stata firmata dall’assessora (con la a, sia messo a verbale) all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi: “Un simile atto non era mai successo. Si tratta di un gesto vile compiuto di notte, figlio di un clima che si sta inasprendo ma che respingiamo con forza. Il personale del Servizio Giardini è già al lavoro per ricoprire le scritte”.

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Nel calderone è finita anche la polemica legata alla metro Atac realizzata con i colori della bandiera intersezionale Lgbt e consonanti e vocali varie. Ma davvero è il caso di fare tutto questo caos per dei vasi vandalizzati? Sul serio dobbiamo riservare più di trenta secondi a quella che possiamo tranquillamente catalogare come una stupida bravata? Non c’è di mezzo il pericolo estremista, non c’è di mezzo l’omofobia. O quantomeno non c’è di mezzo qualcosa che meriti il termine “pericolo”.

Cosa dovrebbe dire Pro Vita & Famiglia? Il movimento subisce attacchi e raid con una regolarità impressionante, eppure nessuno ne parla, ad eccezione dei quotidiani vicini al mondo conservatore. Non parliamo di alcuni vasi vandalizzati, ma di sedi sfasciate, imbrattate, rese inagibili con migliaia di euro di danni. I numeri resi noti recentemente sono spaventosi: tredici attacchi in poco più di sei mesi. Senza dimentica l’odio violento e ingiustificato fomentato da politici, attivisti e collettivi. In quel caso però nessun assessore/assessore ha parlato. Anzi…

Franco Lodige, 16 giugno 2024

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