Il Corriere dedica tre pagine al Nobel per la Fisica 2021. Si tratta del sesto italiano dopo Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Emilio Gino Segrè, Carlo Rubbia e Riccardo Giacconi, a conferma della grande tradizione di fisici. Fatti i complimenti a Giorgio Parisi e alla nostra scuola di Fisica, però, una puntualizzazione: ad eccezione del Secolo d’Italia, in pochi hanno ricordato come Parisi fosse tra quei 66 professori che impedirono a papa Ratzinger di parlare alla Sapienza perché lo consideravano inopportuno.
Parisi, il grande fisico che oggi tutti amano, spiegò all’Unità – giornale del Partito comunista (come del resto lo sono quasi tutti i fisici) – come fosse giusto non far entrare il Papa in Università. Roba che io trovai una indegna prova di finto laicismo. Mi chiedo, peraltro, se avesse fatto altrettanto col gesuita amico delle missioni, Papa Francesco.
Bucci, sul Foglio, ricorda tutto di Parisi, compresa la battaglia sacrosanta contro le notizie pseudo scientifiche sulla Xylella e contro l’agricoltura biodinamica, ma non la vicenda della Sapienza.
Complimenti, dunque, a Parisi per il premio Noblel. Meno per l’atteggiamento inquisitorio con papa Ratzinger.
Nicola Porro, 6 ottobre 2021