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Il nuovo mantra politicamente corretto: “stiamo tornando al Medioevo” - Seconda parte

Più di un fantomatico ritorno al Medioevo, dovremmo preoccuparci di un’epoca come quella contemporanea caratterizzata da un pericolo forse peggiore dell’ignoranza: l’incapacità di sviluppare una coscienza critica, di informarsi in modo oggettivo e scevro da preconcetti ideologici. È un pericolo molto più insidioso perché si basa su una presunta e quanto mai effimera conoscenza che genera presunzione e convinzione di possedere gli strumenti per poter pontificare e demonizzare secoli di storia dall’alto di non si sa quale autorità.

Come diceva Bernardo di Chartres in pieno Medioevo “siamo nani sulle spalle di giganti”, i medioevali se ne erano resi conto, noi, accecati dal razionalismo e dal materialismo, pensiamo non solo di poter determinare il nostro destino ma di modellare a nostro piacimento valori e leggi che vanno ben al di là delle possibilità umane dimenticandoci di un’altra grande lezione medioevale: l’importanza della spiritualità nella vita umana.

Francesco Giubilei, 30 marzo 2019

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