Ecco un libro di accesso diretto sia agli esperti del settore sia a chi approccia per la prima volta il problema dei terremoti. Gli Autori descrivono in modo cristallino l’origine e gli effetti dei terremoti, per entrare poi nella definizione delle due principali metodologie di calcolo della pericolosità sismica: quella cosiddetta neo-deterministica dove centrale è il concetto di terremoto di scenario e quella cosiddetta probabilistica. In questa, centrale è il concetto di “periodo o tempo di ritorno”, che è il tempo medio intercorrente tra il verificarsi di due eventi successivi di entità uguale o superiore a un valore assegnato di magnitudo.
Il metodo probabilistico, attualmente in uso anche per il calcolo strutturale degli edifici, s’è però rivelato fallace in occasione delle recenti sequenze sismiche che hanno interessato l’Italia Centro-Settentrionale. La metodologia neo-deterministica, invece, utilizza modelli fisici e le informazioni geologiche disponibili sulla struttura della Terra e, anche alla luce dei recenti eventi sismici, sembra concretamente più affidabile. Il libro può essere letto come un giallo: perché utilizzare per i calcoli delle costruzioni un sistema basato su un agente “esotico” come il tempo di ritorno quando si può stimare il massimo terremoto credibile per mettere in sicurezza un territorio? I diversi casi di studio indicano chiaramente la strada da seguire.
Di fondamentale importanza il resoconto sul progetto della Provincia di Trieste per l’adeguamento degli edifici pubblici, ed in particolare delle scuole da essa stessa gestite. La Provincia di Trieste ha inteso applicare il criterio di massima precauzione nella determinazione del terremoto di progetto, adottando il metodo neo-deterministico, un seme che andrebbe gettato nei posti giusti: tra le mani di chi è responsabile in particolare degli edifici scolastici. La lettura li porterebbe ad accorgersi che qualcosa di molto preciso si può fare per proteggerli dal sisma.
Gli Autori sono scienziati di calibro. Giuliano Panza, Accademico dei Lincei e dell’Accademia Nazionale delle Scienze, detta dei XL, è l’unico italiano a essere insignito del Premio Internazionale della Unione Geofisica Americana, la più grande organizzazione mondiale di Scienze della Terra. Antonella Peresan è sismologa, primo tecnologo presso l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, e incardinata nella divisione Earthquake Hazards dell’Unione Europea di Geoscienze: da oltre due decenni si occupa di sperimentazione e validazione statistica di modelli previsionali. Il volume – che fu definito profetico subito dopo il recente terremoto di Norcia – è preceduto dalle prefazioni di Rodolfo Guzzi e di Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Averlo letto è stato un – devo confessare, inatteso – piacere.
Nicola Porro, Il Giornale 29 settembre 2019