Claudio Cerasa: ha spaccato il centrodestra, ha rafforzato la Meloni, ha diviso la Lega, ha portato al Quirinale un ex esponente del Pd, ha indebolito i nemici di Draghi, ha messo insieme Pd e M5s. Un perfetto kingmaker. Degli altri. Chi è? La sintesi migliore, voto: 9
Il grande elettore: al netto dei 13-14 leader (?) che hanno condotto le trattative, il grande elettore medio s’è fatto una vacanza alle miti latitudini romane. Si è divertito, votando Amadeus e Cruciani. Ha fatto di tutto per far sì che tutto cambiasse affinché non si modificasse nulla. Che fosse di destra, di sinistra, moderato, populista, centrista, atlantista, putiniano, giustizialista o garantista, alla fine ha applaudito spellandosi le mani. Come biasimarlo: pure lui tiene famiglia e ha un mutuo casa. Bonifico bancario, voto: 2
Mario Draghi: sarà pure SuperMario, ma guidare la Bce non è come cercare voti in Transatlantico. Il nonno dovrà prestarsi all’istituzione che meno l’aggrada. L’auto-candidatura di Natale lo ha azzoppato, le manovre successive reso inviso ai partiti e le distrazioni dall’attività di governo ne hanno mostrato i limiti. Bella fregatura gli ha rifilato Mattarella quando lo ha chiamato a guidare un governo di sbandati. Adesso all’orizzonte lo aspettano sette mesi di inferno: chissà come rimpiange la quiete di Città della Pieve. Cornuto e mazziato, voto: 4
Giuseppe De Lorenzo, 30 gennaio 2022