Zanzara tigre

Il Pd deve vergognarsi

Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha commentato così gli scontri alla Sapienza e la mancanza di solidarietà da parte della sinistra verso le forze dell’ordine. “Chi sono i veri violenti? I poliziotti che manganellano? No, quelle sono manganellate democratiche, manganellate per ristabilire l’ordine. Sto parlando naturalmente degli scontri avvenuti alla Sapienza, dove sono stati feriti 27 poliziotti. Avete sentito oggi qualcuno della sinistra del Partito Democratico e affini dire ‘Beh, noi siamo dalla parte delle forze dell’ordine ferite’? No! Non lo sentirete, chissà perché, chissà perché. E invece si dice ‘Eh, gli studenti non possono protestare’. Non c’erano studenti, non c’entrano niente, c’erano anarchici, estremisti, centri sociali e addirittura estremisti palestinesi ben noti alle forze dell’ordine, estremisti islamici. Che vergogna! Non c’è una parola che viene da sinistra per le forze dell’ordine. Non uno, non uno, un esponente del Pd. Al contrario, si dice la destra, la polizia, i manganelli. Ma che c’entrano la destra e la sinistra in questo caso? Che vergogna, guarda, che vergogna. Che vergogna, che vergogna incredibile”.

Cruciani ha poi toccato il caso di Ilaria Salis, accusata per due aggressioni in Ungheria e candidata con Angelo Bonelli alle elezioni europee: “Ilaria Salis si candida con Bonelli. Lascio questa notizia senza commento, la lascio a voi. Ilaria Salis è accusata di reati anche abbastanza gravi a Budapest, da quello che viene chiamato il regime orbaniano. È candidata con Bonelli, come se fosse Tortora, nonostante le diverse condanne ricevute in Italia. Per carità io la vorrei libera, la vorrei libera.”

Infine, il conduttore di Radio24 ha messo alla gogna i banchi a rotelle, venduti ad un euro: “Ve li ricordate? Che figura di merd*! E voi vi ricordate qual è il conduttore/giornalista televisivo che portò in tv davanti a tutti con un ex ministro grillino questi banchi facendo pure un giretto nei banchi con le rotelle. Ve lo ricordate? Di nome fa David e di cognome fa Parenzo”.