“Il Pd ha rialzato la testa al 20%”. Ma poco dopo un sondaggio stronca Elly Schlein

La segretaria del Partito Democratico è in confusione. Caos alleanze. E attenzione al post-Europee

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schlein voto sardegna

Elly Schlein è nella confusione più totale. La segretaria del Partito Democratico non è riuscita a dare la scossa al partito dopo la clamorosa debacle alle politiche del 2022 e, nonostante pomposi proclami, anziché guadagnare terreno sta arretrando pericolosamente. Dalla gestione dell’asse con il Movimento 5 Stelle a un’agenda interessata esclusivamente alla galassia arcobaleno e ai migranti, l’ex vice di Stefano Bonaccini è in palese difficoltà. E le sue esternazioni sono un boomerang continuo.

Ieri la Schlein ha tenuto una conferenza stampa alla Stampa Estera e nell’auto-incensarsi – “il mio bilancio è molto positivo, io sono molto contenta di questo anno. È cambiata la prospettiva. La nostra missione era ricostruire un’identità chiara del Pd che era andata un po’ persa” – l’ha sparata grossa: “In questo anno abbiamo rialzato la testa. Discutevamo se sarebbe sopravvissuto, dal punto più basso il 14,5% siamo tornati su al 20%”. Perché? Perchè la realtà è molto diversa.

Poche ore dopo queste parole, il Tg La7 ha diffuso l’ultimo sondaggio realizzato da Swg. Ebbene, le intenzioni di voto degli italiani non quotano il Pd sopra il 20 per cento. Anzi. Secondo l’istituto, i dem si attestano al 19,4 per cento, in calo dello 0,4 per cento. Fratelli d’Italia (27,2 per cento) è distante anni luce, mentre il Movimento 5 Stelle è sempre più vicino: il partito di Giuseppe Conte si attesta al 16 per cento. Ma mica è tutto.

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La Schlein nelle ultime settimane è stata fortemente criticata – anche tra le mura amiche – per la gestione della possibile alleanza con il M5s. Troppo accondiscendente nei confronti delle bizze di Conte, sempre pronto ad attaccare i dem alla prima occasione utile. E non è un caso il terreno recuperato secondo gli ultimi sondaggi disponibili. Nonostante i timidi tentativi di mostrare i muscoli, la leader piddina tiene sempre la porta aperta: “Sicuramente qualche problema c’è, ma vorrei segnalare a chi dichiara morta la costruzione dell’alternativa, che in 4 su 5 regioni siamo andati insieme, in 22 comuni su 27 c’è l’alleanza. Non mi sembra così morta la costruzione dell’alternativa”.

E anche le elezioni europee potrebbero rappresentare un problema. Manca poco per la presentazione della lista dei candidati e il confronto è serrato. In bilico anche la sua posizione: si è parlato molto di una sua possibile discesa in campo, ma tutto è ancora nebuloso. E attenzione alle possibili ripercussioni in caso di flop: in caso di sorpasso del Movimento 5 Stelle, la poltrona potrebbe traballare pericolosamente…

Massimo Balsamo, 16 aprile 2024

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