Intanto, il Parlamento danese ha varato una legge, su impulso del governo socialdemocratico guidato da Matte Frederiksen, stabilendo che le richieste di asilo e analoghe forme di protezione internazionale vengano istruite in un “Paese terzo”. Dunque, per i progressisti scandinavi i confini sono sacri e non violabili. Tuttavia, la sinistra nostrana fa fatica a ricongiungersi con la realtà, rimanendo vincolata ai dogmi inattuali di un’accoglienza non integrata in un quadro di sostenibilità.
Andrea Amata, 5 giugno 2021