Il podcast di Sallusti

Il piano anti-migranti di Sunak: clandestini banditi a vita

Il podcast di Alessandro Sallusti del 7 marzo 2023

Strano ma vero, il ministro Piantedosi in Inghilterra sarebbe considerato una via di mezzo tra Saviano e Boldrini. Troppo molle, troppo buonista.

In queste ore in Italia si disquisisce, come sta facendo la scrittrice radical chic Ginevra Bompiani, se gli scafisti sono o no trafficanti di uomini, che è un po’ come discutere se il killer assoldato dalla mafia è o no un mafioso.

Ecco, mentre noi ci perdiamo in cose di questo genere, in Inghilterra il primo ministro del regno, Rishi Sunak, si appresta a varare un piano anti-immigrazione che neppure il ministro Piantedosi si sognerebbe mai di proporre.

Già, nella democrazia più vecchia al mondo, nel paese dei diritti multietnici, il governo propone di mettere completamente al bando gli sbarchi illegali. Chi attraverserà la manica in modo clandestino non potrà chiedere asilo, ma sarà detenuto e deportato al più presto verso Ruanda o altri paesi disposti ad accettarlo.

Non solo, l’immigrato clandestino perderà a vita il diritto di tornare in Gran Bretagna anche legalmente e non potrà in alcun modo mai avere la cittadinanza britannica. Illuminante la frase con cui il primo ministro ha presentato il progetto di legge. Cito: “L’immigrazione illegale è ingiusta per i contribuenti, è ingiusta per quelli che vengono qui legalmente ed è profondamente sbagliato che le gang criminali siano autorizzate a continuare il loro commercio immorale”, ha detto il premier, assicurando che contemporaneamente saranno aperte rotte sicure e legali per i richiedenti asilo.

Insediarsi in questo paese, ha aggiunto, non è un diritto, ma dovrà essere un privilegio. Ora, neppure l’Ungheria di Orban ha immaginato misure tanto stringenti, ma se un paese civile come l’Inghilterra ci arriva, e può arrivarci in quanto non soggetta alle disposizioni dell’Unione Europea, significa che il problema della gestione dei flussi ha raggiunto limiti di guardia non più oltrepassabili.

E quindi significa che il governo italiano non va lontano dalla realtà quando insiste nel porre il problema del traffico clandestino e propone un patto europeo per aprire e gestire corridoi umanitari, che poi quello che, ovviamente con altre parole, ha sostenuto anche il Papa nell’Angelus di domenica.

Vedremo nelle prossime ore se la sinistra italiana ora chiederà le dimissioni, oltre che di Piantedosi, anche dei Papa Benedetto e del primo ministro inglese.