Politica

Il piano di Conte per fare le scarpe alla Schlein

L’avvocato del popolo sta studiando come scalzare la segretaria dem con la speranza di tornare a Palazzo Chigi

Conte Schlein © brainmaster tramite Canva.com

Avvicinarsi a piccoli passi verso il Pd con l’intento di favorire una stabile e duratura unione con quel che resta del Movimento, e poi scalarlo dall’interno, così da diventare il leader indiscusso delle italiche sinistre. È questo il piano segreto (ma non troppo) di Giuseppe Conte per guadagnarsi la leadership della coalizione di centrosinistra a scapito dell’attuale segretario dem Elly Schlein in vista delle prossime elezioni politiche.

Con la Legislatura giunta ormai a metà della sua scadenza naturale, l’attuale capo politico dei Cinque Stelle inizia a volgere il suo sguardo verso la prossima tornata elettorale nazionale nell’ottica di poter costruire una valida alternativa di governo alla coalizione di centrodestra. Ma attenzione: all’ex avvocato del popolo non basterebbe semplicemente giocarsi la partita contro il centrodestra da co-protagonista, o peggio, da seconda linea alle spalle dell’alleato dem. Il leader pentastellato non si accontenta, vuole di più, molto di più. L’avvocato di Volturara Appula vorrebbe ergersi a guida del blocco d’opposizione, esserne il protagonista assoluto, scalzare i suoi stessi alleati e autoinvestirsi del ruolo di candidato premier in pectore della coalizione.

D’altronde, l’attuale capo politico del Movimento non ha mai smesso di cullare il sogno di poter fare ritorno a Palazzo Chigi. Già nel febbraio 2021, nelle ore immediatamente successive alla caduta dell’esecutivo giallorosso, l’allora avvocato del popolo aveva vanamente accarezzato l’idea che, come accaduto al termine della sua prima esperienza di governo, potesse nascere un Conte ter dalle ceneri del Conte bis. Come noto, le cose sarebbero andate molto diversamente rispetto alle aspettative iniziali del presidente del Consiglio uscente: a Palazzo Chigi sarebbe arrivato l’ingombrante Mario Draghi, in uscita dalla Bce, ad inaugurare un esecutivo di solidarietà nazionale per la gestione dell’emergenza sanitaria e a scrivere la parola fine sulle ambizioni presidenziali dell’avvocato del popolo.

Da quel momento sono ormai trascorsi quattro anni, ma lui, Giuseppe Conte, la speranza di rientrare a Palazzo Chigi dalla porta principale non l’ha mai completamente abbandonata. Troppo forte in lui, cinico e vanitoso com’è, il desiderio di tornare finalmente alla ribalta e riprendersi le luci del palcoscenico lasciato forzatamente quattro anni or sono. In quest’ottica, vanno lette le recenti mosse del leader pentastellato.

Nel tentativo di poter continuare ad alimentare i suoi sogni di gloria, Giuseppe Conte ha scelto di recidere ogni legame tra il Movimento e le sue origini (e il suo fondatore), così da potere compiere indisturbato un risolutivo processo di avvicinamento verso l’alleato dem, prima che Schlein e compagni possano decidere di sposare la causa centrista perorata dall’odiato Matteo Renzi (proprio colui che staccò la spina all’esecutivo giallorosso, interrompendo bruscamente l’esperienza governativa di Giuseppe Conte e spianando la strada all’avvento sulla scena politica di Mario Draghi).

Dopodiché, una volta inchiodato a sinistra il Pd e scongiurato il rischio che uno spostamento al centro dei dem possa finire con l’isolare il Movimento, Conte passerebbe deciso alla seconda parte della sua strategia: matrimonio d’interesse con l’alleato d’opposizione, con successiva scalata alla leadership del centrosinistra con vista su quel Palazzo (Chigi), che rappresenta tutt’oggi la vera grande ossessione del leader dei Cinque Stelle.

Salvatore Di Bartolo, 4 dicembre 2024

Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis)