Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato con toni molto accesi il caso dell’agente di polizia ferroviaria indagato per la sparatoria mortale di un migrante del Mali, Moussa Diarra, davanti alla stazione di Verona. Cruciani ha esordito ponendo domande retoriche sull’assurdità della situazione: “Un poliziotto, aggredito con un coltello, viene sottoposto a un’indagine per capire se ha esagerato. Chi lo paga l’avvocato dell’agente di polizia? Chi lo paga l’avvocato? I periti? Chi li paga? Li deve tirare fuori lui i quattrini? Incredibile”.
Il conduttore ha anche espresso il suo disappunto nei confronti delle istituzioni italiane, affermando che un poliziotto in una situazione del genere dovrebbe essere premiato e non indagato: “Un poliziotto che spara ad un signore armato, immigrato o non immigrato che sia, va premiato. Lo ripeto per la centesima volta: va premiato e non va sospeso, non va indagato. Purtroppo in Italia si fa così”.
Cruciani ha inoltre criticato duramente le dichiarazioni di Jacopo Buffolo, assessore alle politiche giovanili di Verona, che aveva invitato tutti a portare un fiore davanti alla stazione: “È abbastanza incredibile”, è la tesi del conduttore, “un assessore dovrebbe essere vicino alle forze dell’ordine”.
Il conduttore di Radio24 ha poi ironizzato sulla definizione di “Paese sicuro” che tanto sta facendo discutere: “Mettiamo l’Italia tra i paesi insicuri, così siamo nella lista dei paesi insicuri e in Italia nessuno potrà venire, molto semplice, molto semplice, molto semplice.”
Infine, Giuseppe Cruciani ha commentato le parole di Matteo Salvini riguardo al migrante deceduto, chiedendo retoricamente agli ascoltatori se davvero sentissero la sua mancanza: “Vi mancherà questo signore che ha aggredito un poliziotto? Siate sinceri! Noi che non facciamo politica ce lo possiamo permettere. Voi che ascoltate questa disgraziata trasmissione: vi mancherà il signore del Mali che ha aggredito il poliziotto? Siate sinceri, siate sinceri!”.