Ci troviamo a Buenos Aires di fronte alla sede del Congresso nazionale a pochi giorni dalla vittoria di Javier Milei. Ora, il presidente è stato presentato in Italia e più in generale in Europa come un leader matto, populista, che trascinerà l’Argentina nel caos e nella povertà. Le cose stanno ovviamente in modo molto diverso.
Inflazione alle stelle
Abbiamo parlato con numerosi argentini in questi giorni e quello che emerge è che l’Argentina si trova adesso, in questo momento, in una situazione di forte difficoltà, con un’inflazione altissima. Basti pensare che cambiando 50 euro vi vengono date decine di banconote. Per ottenerle ho provato ad andare in una banca, dove però non si possono prelevare 50 euro perché è considerata una somma troppo alta. C’è un tetto. Non potendo prelevarle in un istituto di credito, sono dovuto andare a cambiare le banconote altrove.
Il popolo ha scelto Javier Milei
Poi basta leggersi le principali riviste che si trovano nelle edicole. Questa è Noticias della Semana, dove si analizza l’economia di Milei nei suoi scenari positivi e negativi, mettendo a confronto i pro e i contro. La verità è che gran parte del popolo argentino era stanco della corruzione, era stanco della politica portata avanti dal peronismo di sinistra, e ora ripone in Milei una grande fiducia.
Argentina, al via la terapia d’urto
Riuscirà il nuovo presidente argentino a cambiare la situazione? Intanto sono partite le prime misure choc, con una prima misura economica legata proprio al tema dell’inflazione. Vedremo nelle prossime settimane, certo è che dipingere Milei come un matto populista e non come un leader liberista e neoliberista, quale è, è la cosa migliore per non capire per l’ennesima volta perché un popolo ha deciso di voltare pagina.
Francesco Giubilei, 26 dicembre 2023
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