Cronaca

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Il raid dei No Cpr: a Malpensa fermano l’espulsione dell’immigrato

Gli autori dell’assalto alla volante della polizia a Torino rivendicano il blitz in aeroporto. Salvo il soggetto che doveva essere rimpatriato

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Breve flashback. Ricordate cosa è successo a Torino il 28 febbraio scorso? Mentre la polizia stava portando in questura un immigrato, irregolare sul territorio, condannato 13 volte per diversi reati, tra cui uno stupro di gruppo, un manipolo di antagonisti si è avventato sulla volante cercando di “strappare” il “compagno” 31enne dal Cpr in vista del rimpatrio. Bene. Gli anarcoidi coccolati dai cattivi maestri non si sono fermati lì: ieri hanno realizzato un blitz all’aeroporto di Malpensa per cercare di bloccare “la deportazione del nostro compagno Jamal”. Presumibilmente si tratta della stessa persona.

Il video è stato diffuso sui social, in barba alla raffica di leggi infrante dai duri e puri dei centri sociali e affini. “Questa mattina un nostro compagno è stato prelevato dal Cpr di Gradisca d’Isonzo, sedato a forza con massicce dosi di psicofarmaci e portato con la forza, incatenato, a Malpensa. Siamo riusciti ad averne notizia e siamo venuti qui”. Le immagini mostrano l’aereo della Royal Air Maroc che stava per decollare verso Casablanca fermo sulla pista e gli agenti della polizia che cercano di risolvere una situazione decisamente complicata, anche per la sicurezza dei voli. “Vogliamo che il nostro compagno venga rilasciato immediatamente perché è impossibile che la vita delle persone valga meno di quattro regole di sicurezza del ca*** di un aeroporto e che la gente se ne freghi di devastare la vita delle persone soltanto perché non hanno i documenti validi”. I soggetti che hanno bloccato l’aereo sono stati fermati, ma il loro intento è riuscito: il comandante ha infatti deciso di far sbarcare lo straniero che avrebbe dovuto essere espulso, per poi far partire il volo con un’ora e venti di ritardo.

Come detto, gli anarchici stavano cercando di impedire l’espulsione di Jamal, ma hanno sbagliato aeroporto. “Jamal ha chiamato dall’aeroporto di Casablanca – si legge sui profili social degli antagonisti – È stato espulso in Marocco ed è stato deportato dall’aeroporto di Bologna”. Con ogni probabilità, dunque, il raid di Malpensa “ha impedito la deportazione di un’altra persona”.

“I risultati non tardano ad arrivare – commenta Pasquale Griesi, coordinatore nazionale per i reparti mobili Fsp Polizia di Stato – Protetti dai ‘cattivi maestri’, quattro amici anarchici raggiungono a Malpensa la corsia di rullaggio, bloccano un aereo dell’Air Maroc e costringono il pilota a far sbarcare un marocchino con espulsione dal territorio italiano”. 

Franco Lodige, 21 marzo 2024

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