Commenti all'articolo Il razzismo dei tifosi dell’accoglienza
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17 Commenti
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Gold Escort Hatun
20 Giugno 2022, 19:14 19:14
There is definately a lot to find out about this subject. I like all the points you made
ferdinandeo gallozzi
27 Febbraio 2019, 9:35 9:35
A DAVIDE.
Tocqueville vedeva, se interpreto bene il suo pensiero, come un fattore positivo la presenza dei mulatti e non prevedeva la scomparsa, nel breve periodo, delle “razze” che danno origine ai mulatti. Vedeva la presenza dei “mulatti” come un ponte per far fraternizzare le razze. Quando vi fu la rivolta degli schiavi ad Haiti i mulatti, che avevano sempre odiato i neri, si allearono con essi e fecero scempio dei coloni bianchi e fecero buon uso delle donne bianche.
Questo contraddice la previsione “buonista” di Tocqueville.
ferdianando gallozzi
26 Febbraio 2019, 19:02 19:02
a DAVIDE
Mi sembra chiaro il pensiero di Alexis de Tocqueville, lui, dopo riflessioni accurate sui vari popoli europei e il loro incrociarsi con i neri, prediceva che se non ci fossero più stati tali incroci, che porteranno inevitabilmente alla fine dei due gruppi umani e alla nascita del prodotto di tali incroci che lui chiama “mulatti”, ci sarà , inevitabilmente, la guerra tra il gruppo umano bianco e il gruppo umano de neri. Da notare che, all’epoca, Tocqueville osservava che i meno predisposti, tra i bianchi, a incrociarsi con i neri fossero gli inglesi.
ferdianando gallozzi
25 Febbraio 2019, 7:39 7:39
“IL PUNTO DI UNIONE TRA BIANCHI E NERI E’ IL MULATTO” Alexis de Tocqueville (1803 – 18599. i buonisti vogliono evitare le guerre e per farlo si arrendono al nemico.. In Occidente è invalsa la sensibilità di tipo femminile per cui si ragiona con il cuore e si gode nell’essere posseduti. La scelta da fare è qeulla che ci prospettava Tcqueville già ai suoi tempi.
Igino Garbini
24 Febbraio 2019, 22:20 22:20
Da Igino Garbini – Sì, questa ostinazione a voler proseguire strategie che rinviano alla retorica del politicamente corretto sono insopportabili. Tuttavia, poiché “ i poveri li avrete sempre tra di voi ”, dobbiamo far anche attenzione a non cadere nemmeno nel conformismo dei luoghi comuni del padanamente corretto. A parte i pietosi deliri dell’autorità per le garanzia della comunicazione, devo ammettere che un paio di quotidiani e qualche trasmissione televisiva potrebbero essere effettivamente tacciati di una sfacciata faziosità volta a suscitare sentimenti d’odio nei confronti dei migranti, per lo meno nelle titolazioni (non mi riferisco al contributo del sig. Porro). Ma l’aspetto secondo me più inquietante sta nel fatto che questi mezzi di comunicazione sembrano sempre favorire lo sviluppo di un padan pensiero populista SEBBENE la proprietà degli stessi si ostini a dichiararsi liberale, garantista, europeista etc. . Continuo a non capire.
Nuccio Viglietti
24 Febbraio 2019, 21:45 21:45
Facciamo nostra definizione non nostra…ma ci piace troppo!
I razzisti si dividono in due categorie…razzisti ed antirazzisti.
Con segreta speranza che con stantio razzismo sincopato la smettessimo di rompere i maroni…
https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
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A DAVIDE.
Tocqueville vedeva, se interpreto bene il suo pensiero, come un fattore positivo la presenza dei mulatti e non prevedeva la scomparsa, nel breve periodo, delle “razze” che danno origine ai mulatti. Vedeva la presenza dei “mulatti” come un ponte per far fraternizzare le razze. Quando vi fu la rivolta degli schiavi ad Haiti i mulatti, che avevano sempre odiato i neri, si allearono con essi e fecero scempio dei coloni bianchi e fecero buon uso delle donne bianche.
Questo contraddice la previsione “buonista” di Tocqueville.
a DAVIDE
Mi sembra chiaro il pensiero di Alexis de Tocqueville, lui, dopo riflessioni accurate sui vari popoli europei e il loro incrociarsi con i neri, prediceva che se non ci fossero più stati tali incroci, che porteranno inevitabilmente alla fine dei due gruppi umani e alla nascita del prodotto di tali incroci che lui chiama “mulatti”, ci sarà , inevitabilmente, la guerra tra il gruppo umano bianco e il gruppo umano de neri. Da notare che, all’epoca, Tocqueville osservava che i meno predisposti, tra i bianchi, a incrociarsi con i neri fossero gli inglesi.
“IL PUNTO DI UNIONE TRA BIANCHI E NERI E’ IL MULATTO” Alexis de Tocqueville (1803 – 18599. i buonisti vogliono evitare le guerre e per farlo si arrendono al nemico.. In Occidente è invalsa la sensibilità di tipo femminile per cui si ragiona con il cuore e si gode nell’essere posseduti. La scelta da fare è qeulla che ci prospettava Tcqueville già ai suoi tempi.
Da Igino Garbini – Sì, questa ostinazione a voler proseguire strategie che rinviano alla retorica del politicamente corretto sono insopportabili. Tuttavia, poiché “ i poveri li avrete sempre tra di voi ”, dobbiamo far anche attenzione a non cadere nemmeno nel conformismo dei luoghi comuni del padanamente corretto. A parte i pietosi deliri dell’autorità per le garanzia della comunicazione, devo ammettere che un paio di quotidiani e qualche trasmissione televisiva potrebbero essere effettivamente tacciati di una sfacciata faziosità volta a suscitare sentimenti d’odio nei confronti dei migranti, per lo meno nelle titolazioni (non mi riferisco al contributo del sig. Porro). Ma l’aspetto secondo me più inquietante sta nel fatto che questi mezzi di comunicazione sembrano sempre favorire lo sviluppo di un padan pensiero populista SEBBENE la proprietà degli stessi si ostini a dichiararsi liberale, garantista, europeista etc. . Continuo a non capire.
Facciamo nostra definizione non nostra…ma ci piace troppo!
I razzisti si dividono in due categorie…razzisti ed antirazzisti.
Con segreta speranza che con stantio razzismo sincopato la smettessimo di rompere i maroni…
https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/