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Il regimetto sanitario ora ha il volto di Zingaretti - Seconda parte

Anzi, meglio se restano solo quelli, si chiama riproletarizzazione, è una brutta parola ma significa una roba molto semplice: tutti come in Cina, la Cina di Mao però, vedete come ci fanno il lavaggio del cervello con la bicicletta, ieri al telegiornale c’era un servizio demenziale su un sindaco che promette l’elemosina a chi si fa 50 km al giorno per andare e venire dal lavoro: sarà meraviglioso quando nevicherà. “È vero, sì, l’ho visto” hanno risposto a una sola voce il laureato del gratta e vinci, il tabaccaio e pure sua madre”.

Ecco, tenetelo presente, ho concluso. Allora il tabaccaio ha avuto un fremito di rabbia: “Io, se fanno il lockdown, col cazzo che resto chiuso!”. Bravo, ho ribattuto, tocca ribellarci tutti, ciascuno di noi, senza più alibi, senza mandare avanti un altro. Se no qui è proprio la fine, un’altra occasione non l’avremo. “Sì, si questo dobbiamo fare, io stavolta non mi fermo, non lo accetto” ha giurato il tabaccaio. Se poi manterrà o meno, è da vedere e non è proprio il caso di farsi illusioni, in ogni modo: missione compiuta. Sono passato dal pensiero all’azione. Sono un sabotatore delle false certezze di regime. Tra poco ricomincio, apostolato come non ci fosse un domani (e difatti non c’è), quella per la libertà è una lotta infinita. E così spero di voi.

Max Del Papa, 3 ottobre 2020

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