Se corruzione, narcotraffico e opacità nei processi democratici fossero superati, l’Albania potrebbe rappresentare un’eccellenza nei Balcani con possibilità di turismo ancora inesplorate e potenzialità di sviluppo gigantesche. Il sistema che si è venuto a creare blocca però anche i grandi investimenti stranieri, italiani in primis. Sebbene siano tante le aziende italiane ed europee di servizi attive in Albania, ad eccezione dei call center, le delocalizzazioni sono realizzate in prevalenza da piccole e medie aziende piuttosto che da grandi multinazionali che guardano con maggiore interesse ad altre nazioni anche nell’area dei Balcani.
Solo normalizzando il proprio sistema democratico e garantendo uno stato di diritto funzionante a tutti gli effetti, l’Albania riuscirà a creare un’economia avanzata in grado non solo di attrarre investimenti esteri ma anche di creare un mercato del lavoro attrattivo per i tanti giovani albanesi costretti a emigrare per costruirsi un futuro migliore.
Francesco Giubilei
Il reportage/1 – L’Albania e la minaccia di una nuova migrazione verso l’Italia
Il reportage/2 – L’Albania e quel rapporto tra politica e narcotraffico