Mi spiace doverlo sottolineare ancora una volta, ma la linea editoriale pseudo antifascista che sta caratterizzando da tempo La7 fa abbastanza schifo, per non dire altro. Basta sintonizzarsi cinque minuti su uno dei vari talk di approfondimento di questo canale per rendersi conto di quanto tale argomento, con il quale la Schlein ha recuperato buona parte del vecchio perimetro elettorale comunista, sia centrale nell’economia dei relativi dibattiti.
Il dibattito a L’aria che tira
Lunedì scorso, in particolare, David Parenzo, che quest’anno conduce L’Aria Che Tira, ha veramente raggiunto l’apoteosi di un simile abbaiare alla luna. In merito al tormentone scaturito da un articolo-inchiesta di Fanpage.it su un molto presunto ritorno del fascismo (Il fascismo non è morto e lotta contro di noi. Ecco cosa ci insegna l’inchiesta di Fanpage.it), la spalla radiofonica di Giuseppe Cruciani ha introdotto la discussione davanti ad un maxi schermo che, leggete bene, riportava la seguente didascalia: “Quanti giorni sono passati dalla trasmissione del servizio di Fanpage a Piazzapulita, senza che la Meloni abbia commentato?”.
Ci spiega tutto Manconi
Dopodiché ci ha pensato Luigi Manconi, politico di lungo corso, che ha avuto un passato giovanile in Lotta Continua, a spiegarci che, sebbene non ci sia alcun pericolo di un ritorno del regime fascista, le manifestazioni di un certo estremismo di destra, che si richiamano esplicitamente al nazi-fascismo, rappresentano un cancro per la nostra democrazia. Questo perché, ha spiegato il sociologo sardo, essi “producono messaggi, promuovono iniziative, mobilitano consensi che non fanno bene alla democrazia”. In particolare, ha poi aggiunto Manconi, “il fatto che vi siano dei giovani che urlano il saluto nazista non mi sembra una garanzia per lo sviluppo democratico di questo Paese e della maggioranza di governo di questo Paese che evidentemente risulta inquinata nei suoi gangli costitutivi. Perché il fatto che sia proprio la gioventù di quel partito, di Fratelli d’Italia, che coltiva questi umori cupi, che alimenta queste tentazioni, appunto, di natura neonazista, o comunque autoritaria, o comunque xenofoba, o comunque razzista, tutto ciò non tranquillizza rispetto al futuro del nostro sistema democratico, ne costituisce un cancro”.
A questo punto è intervenuto di rimando il conduttore, ricordando che dopo oltre 10 giorni la premier Meloni non abbia ancora preso ufficialmente preso le distanze da queste, a mio avviso, folcloristiche manifestazioni di una delle tante minoranze di esaltati che esistono in ogni ambito della società.
Nulla da dire sui collettivi di sinistra?
Minoranze di esaltati che nel fronte politico e culturale della sinistra sembrano assai più numerosi e ancora più aggressivi, soprattutto nel forzare i cordoni della polizia, nel devastare strade e negozi e nell’okkupare scuole, università e abitazioni private. Eppure, questi ultimi, che proprio in “virtù” di queste bravate riescono persino a farsi eleggere nel Parlamento europeo, non destano alcuna preoccupazione in Manconi, Parenzo e in tanti altri raffinati cultori del pensiero progressista. Costoro, appartenendo alla new generation dei compagni che sbagliano, tuttavia sostengono e si battono per una idea giusta e non sono sporchi, brutti e cattivi come gli esponenti della destra. Sono solo un tantino violenti e intolleranti, ricordando nei metodi quell’antico squadrismo che dicono di combattere, ma appartengono comunque alla grande famiglia della sinistra. E questo, se permettete, fa una gran bella differenza.
Claudio Romiti, 26 giugno 2024
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